Progetti Italia

INCLUDERE SI PUÒ – UN MONDO CHE ESCLUDE NON PIACE A NESSUNO

Il nostro lavoro per costruire una società più inclusiva per tutti attraverso corsi di formazione, attività ludico-didattiche e sensibilizzazione.

 

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Più di quattro anni fa a Terracina (LT) una nostra collega, insieme ad un gruppo di amici, ha deciso di fare qualcosa di concreto per migliorare la condizione delle persone con disabilità. Grazie a Dokita e ad un bando della Regione Lazio in pochi mesi è stato possibile avviare l’iniziativa “Natur-Ability: percorsi di inclusione a favore di giovani con disabilità nel territorio dell’Agro Pontino”.

Con il progetto Dokita garantiamo un’attenzione a tutto tondo ai ragazzi disabili facendoli integrare nella vita sociale con l’obiettivo di promuovere percorsi di inclusione socio-lavorativa in un’area della regione così ricca dal punto di vista storiconaturalistico e così fortemente caratterizzata da gravi deficit nell’erogazione di servizi basilari alle persone con disabilità. L’obiettivo principale del progetto è stato fin dall’inizio quello di ridurre il grado di emarginazione sociale dei ragazzi con disabilità del territorio e promuovere percorsi di inclusione sociale a loro favore.

Diverse sono state le attività intraprese:

• percorsi di “terapia occupazionale” con attività formative in materia di tecniche agricole e di allevamento con lo scopo sviluppare la capacità di agire del disabile, il miglioramento della sua salute e della qualità di vita, facilitandone la partecipazione alla società.
• laboratori di produzione e trasformazione di prodotti alimentari (confetture, sott’oli, sott’aceti, conserve, etc.), valorizzando prodotti tipici della tradizione gastronomica del territorio pontino.
• Realizzazione di un docufilm sul progetto e di alcuni spot di sensibilizzazione sulle tematiche trattate.

Tutte le attività sono avvenute sotto gli occhi attenti dello staff di progetto: responsabile, psicologa, psicoterapeuta, educatrice, formatore, tutor, assistenti.

In questo articolo vogliamo parlarvi in particolare di un’attività svolta dai ragazzi che ha riscosso un grosso successo sui social. Parliamo dello spot di sensibilizzazione sull’inclusione scolastica di ragazzi con disabilità sensoriale (sordità e cecità). Quello che abbiamo voluto far notare è che la capacità di una società di includere i propri membri più vulnerabili e svantaggiati passa attraverso semplici accortezze come, nell’esempio dello spot, la possibilità di inserire nelle classi un insegnante che conosca la lingua dei segni.

La disabilità è un fenomeno relativo, non assoluto, nella misura in cui una persona è considerata tale a seconda delle barriere, fisiche, culturali e mentali che la società stessa crea o abbatte al fine di rendere la propria comunità più inclusiva e accogliente.

Lo spot, in soli trenta secondi, ci racconta questo: un ragazzo normodotato, arriva in ritardo a scuola, entra in classe e, nel vedere l’insegnante usare la lingua dei segni, non riesce a capire nulla a differenza di tutti i suoi compagni “disabili” che invece capiscono benissimo ciò che la professoressa sta spiegando. A questo punto il ragazzo in difficoltà diventa proprio il normodotato.

Guarda subito lo spot: CLICCA QUI

 

 

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TESTIMONIANZE

“La cosa bella dello spot è stato notare come tutti siamo diversi. Il sentirsi “normale” in realtà dipende dal contesto ed è proprio questo che abbiamo fatto capire ai ragazzi: siamo tutti diversi con le nostre unicità, potenzialità e limiti.” “Lo spot mostra come, con un piccolo accorgimento, ossia la prof specializzata nella lingua dei segni, è possibile includere tutti.” (Sara – Prof dello spot)

“La cosa che mi è piaciuta di piu dello spot è che ti fa capire come è davvero semplice includere tutti. Lavorare con questi ragazzi simpaticissimi è stato emozionante e stimolante. In un certo senso siamo tutti un po’ particolari, io stesso faccio parte dei ragazzi con DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) essendo discalculico” (Gabriele – Attore dello spot)

“Ho trovato un clima davvero familiare, ci siamo divertiti e le ore delle riprese sono volate. Di questa giornata porterò sempre dentro il clima, le risate e i volti dei ragazzi” (Alessandro – Attore dello spot)

Bimbo Migrante

MIGRANTI DISABILI, I DOPPIAMENTE INVISIBILI

Le discriminazioni alle quali sono sottoposti gli immigrati nei vari ambiti della vita sociale sono ultimamente divenute strutturali e addirittura “legali”, a causa dell’adozione di veri e propri modelli di segregazione sociale e occupazionale degli stranieri e a causa delle normative nazionali e locali (dai “pacchetti sicurezza” alle ordinanze di certi Enti locali) che formalizzano una vera e propria emarginazione squalificante, che li tiene strutturalmente schiacciati, preda della criminalità e dello sfruttamento.

In questo articolo abbiamo voluto approfondire la tragica situazione riguardante quella parte di popolazione immigrata che è inoltre costretta a combattere con alcune forme di disabilità; questo per poter constatare i processi di esclusione derivanti da un doppio stigma sociale. Sebbene i dati sul fenomeno siano ancora poco conosciuti e indagati, l’attenzione verso i migranti con disabilità è sicuramente cresciuta negli ultimi anni. Il dibattito internazionale ha tracciato i princìpi su cui basare gli interventi verso queste persone permettendo di offrire, da un lato, un’opportuna tutela dei diritti umani, dall’altro, ha definito gli elementi tecnici su cui operare, attraverso linee guida precise e puntuali. Se questo è il quadro internazionale, la ricaduta in termini di pratiche nazionali è ancora lontana dall’essere soddisfacente.

Scarsa è la competenza di chi opera nel settore, restano ancora lontani dall’essere risolti gli elementi essenziali su cui intervenire: accessibilità dei soccorsi e delle accoglienze, rispetto dei bisogni e dei diritti specifici, capacità di garantire eguaglianza di opportunità e non discriminazione, sostegno alla piena inclusione.

Il “distanziamento sociale”, parola che è stata sulla bocca di tutti nell’ultimo anno e mezzo per contrastare l’inatteso dilagare su scala mondiale del Covid-19, in Italia è stata una pratica abbondantemente messa in atto nei confronti degli immigrati da molto prima dell’avvento della pandemia, contagiando la mentalità e il clima sociale e culturale; un distanziamento che si è tradotto in una tendenza a tenerli quanto più “fuori” dai nostri ambiti di vita e a renderli il più possibile “invisibili”. La legislazione nazionale sull’immigrazione non ha infatti provato a gestire l’immigrazione in maniera costruttiva come invece è stato fatto in altri paesi europei.

 

mamma migrante

MA QUAL È LA CONDIZIONE DEI MIGRANTI CON DISABILITÀ?

L’invisibilità delle persone migranti con disabilità si è consolidata nel tempo agli occhi dei cittadini italiani. Invisibili nei temi connessi allo sviluppo, invisibili nelle battaglie che le associazioni fanno per la promozione e tutela dei diritti, invisibili nella condizione giornaliera di persone soggette a limitazione alla partecipazione alla vita di comunità a causa di ostacoli, barriere e discriminazioni. Sono donne e uomini, ragazze e ragazzi che spesso diventano disabili durante le mille insidie che accompagnano i loro viaggi di arrivo nel nostro paese: attraversare deserti, montagne, mari implica un incredibile stress e immensi rischi; essere sottomessi a violenze e abusi, soprattutto le donne, sottostare a pratiche disumane nelle carceri e nei centri di raccolta di alcuni paesi nord africani, come la Libia; dipendere da trafficanti di esseri umani crudeli e spietati, dipendere da persone che vivono in Italia che le utilizzano per lavori in nero e sottopagati o per la prostituzione.

Le condizioni che producono violenze, le situazioni che colpiscono la loro dignità di persone, i continui ricatti a cui sono sottoposti per sopravvivere producono traumi forti e profondi che colpiscono la loro salute mentale, innescando processi di turbamenti dell’equilibrio psicofisico spesso irreversibili. Discriminati come migranti, invisibili come persone con disabilità. La condizione perciò è complessa, perché alla discriminazione derivata dalla loro condizione iniziale di non essere cittadini italiani (e quindi di veder violati i loro diritti umani nella possibilità di accedere al suolo italiano o, a volte, alle acque di competenza del nostro stato), si mescola lo stigma della loro provenienza nazionale, della loro appartenenza religiosa, del colore della pelle, delle tradizioni culturali e della differente cultura. Per cui la condizione di disabilità è spesso una caratteristica che andrebbe accertata fin dalla prima accoglienza al fine di poter programmare un intervento strutturato e disporre, di conseguenza, un percorso assistito in ambito sanitario, legale, abitativo, sociale, ecc. la persona sarebbe così individuata all’arrivo come portatrice di un’esigenza specifica e non più oggetto di ulteriori individuazioni in ogni fase del suo percorso migratorio in Italia, spesso con molti ritardi.

Festival World AgroPontino 2021 – dal 31 luglio e 1° agosto

Dal 31 luglio al 1 Agosto a Terracina va in scena il
FESTIVAL WORLD AGROPONTINO 2021
Un evento multiculturale gratuito ricco di appuntamenti tra musica, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche dal mondo e laboratori di danza etnica che hanno come filo conduttore la bellezza dell’incontro interculturale.
L’appuntamento sarà anche l’occasione per presentare e approfondire, grazie al contributo di numerosi esperti, i risultati complessivi del progetto “GetAP! Strategie per una cittadinanza globale dell’Agro Pontino” promosso dall’organizzazione umanitaria DokitaOnlus.
A chiudere la kermesse il concerto in anteprima nazionale, dell’Orchestra di Piazza Vittorio, un esperimento interculturale e artistico unico nel suo genere, che per l’occasione presenterà in anteprima nazionale il nuovo spettacolo “Dancefloor”.
📍 L’evento è promosso da Dokita e dalle organizzazioni partner del progetto “Get AP! Strategie per una cittadinanza globale dell’Agro Pontino” (CeSPI, Tempi Moderni, GUS, Progetto Diritti, Caritas Diocesana di Latina, Articolo Ventiquattro) cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. 📍
Saranno due giorni interessanti in cui parlare di inclusione sociale, migrazioni e sviluppo sostenibile nell’Agro Pontino.
Vi aspettiamo numerosi!

PROGRAMMA EVENTO

INFO UTILI

🟠 N.B. 🔵Tutte le esibizioni saranno gratuite ma, causa covid, non dimenticare di riservare il tuo posto cliccando sulla sezione “Biglietti”
LINK PER PRENOTAZIONE BIGLIETTI GRATUITI ➡ EventBrite
MAGGIORI INFO SULL’EVENTO FACEBOOK Evento FB

Progetto GetAP! – I nuovi incontri (26, 28 e 30 Ottobre)

Il nostro impegno continua!

I passi già compiuti…

Nell’ambito del progetto Get ap! Strategie per una cittadinanza globale dell’Agro Pontino, abbiamo già realizzato cinque incontri nelle città di Fondi (04/12/2019), Formia (05/12/2019), Sabaudia (11/12/2019), Terracina (12/12/2019) e Latina (17/12/2019), con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni e della società civile, per un momento di confronto su alcune tematiche collegate al fenomeno migratorio e intrecciate con lo sviluppo sostenibile a livello locale e transnazionale.

Da questo momento di confronto e co-progettazione, dall’esperienza diretta e dalla sensibilità dei partecipanti ai Tavoli Multistakeholders, è emersa la fotografia di cinque realtà diverse, quelle delle città visitate, in tutta la sua concretezza e complessità: precarietà di vita e carenza di soluzioni e strutture adeguate, difficoltà nella mediazione linguistica e culturale, assistenza sanitaria insufficiente e sfruttamento sul lavoro… ma anche solidarietà, impegno e tanta voglia di mettersi in gioco.

 …e i passi ancora da compiere, insieme!

 ed è proprio da questa fotografia che ripartiremo, dopo la parentesi Covid e quella estiva, per nuovi confronti, anche alla luce dei recenti avvenimenti che hanno stravolto il mondo intero, nel tentativo di favorire l’individuazione di eventuali strategie e / o soluzioni da mettere in campo per una gestione più umana e solidale della questione dell’immigrazione e dell’inclusione sociale dei migranti.

 

Gli incontri online si terranno

  • Lunedì 26/10/2020 alle ore 18:00 – Giovani e Nuove Generazioni
  • Mercoledì 28/10/2020 alle ore 18:00 – Accoglienza e Integrazione
  • Venerdì 30/10/2020 alle ore 18:00 – Lavoro e Sviluppo Locale

 

GetAP_TRACCE TAVOLO GIOVANI

GetAP_TRACCE TAVOLO ACCOGLIENZA

GetAP_TRACCE TAVOLO LAVORO

 

*Per partecipare* 

A causa delle restrizioni anti-contagio, non ci sarà possibile riunirci fisicamente come per i precedenti incontri, ma ci incontreremo virtualmente in una delle stanze online di Google Meet – la piattaforma di Google per le riunioni online.

 

Invieremo il link tramite mail a tutti coloro che si registreranno all’evento, per questo abbiamo bisogno di alcuni dati

 

–  Nome _________________ Cognome _________________

–  Istituzione rappresentata (facoltativo)  _________________

–  Indirizzo mail al quale si desidera ricevere il link _________________

–  Numero di telefono _________________

– Tavolo/i di interesse (siete i benvenuti su tutti i tavoli disponibili)

  • Giovani e Nuove Generazioni
  • Accoglienza e Integrazione
  • Lavoro e Sviluppo Locale

 

 

Aspettiamo la vostra mail di conferma!

A presto con GetAp!

naturability

NATUR-ABILITY: UNA NUOVA STAGIONE, MA NON CAMBIAMO PROGRAMMA!

L’avventura di Natur-Ability è nata quasi quattro anni fa. Eravamo a Terracina (per chi non la conoscesse, una città della Riviera d’Ulisse che si affaccia sul Mar Tirreno proprio all’altezza delle isole pontine: Ponza, Ventotene, Palmarola e Zannone). Era l’autunno del 2016, periodo in cui per chi vive nelle città di mare, la carica energetica accumulata nella bella stagione chiede di essere riconvertita e messa in circolo per continuare ad alimentare con la sua linfa vitale anche le giornate più corte e buie. Ci siamo ritrovati così, semplicemente, intorno a un tavolo con un gruppo di amici, amici di amici, amici-parenti: ci siamo raccontati le nostre esperienze lavorative e associative al fianco delle persone con disabilità.

Erano tutte storie belle, di associazionismo, di generosità, di cura dell’altro, di respiro locale, nazionale e internazionale. Non ci conoscevamo già abbastanza, ma si capiva che qualcosa in più del semplice impegno filantropico ci univa e che se avessimo potuto lavorare assieme, probabilmente, saremmo stati in grado di mettere a frutto qualcosa di più grande della somma delle nostre attività.

Non è passato molto che l’occasione giusta ci si è presentata davanti: era un bando della Regione Lazio, finanziato da fondi europei, che si addiceva proprio al caso nostro. Abbiamo risposto con tutte le nostre energie: abbiamo dovuto lavorare molto, incontrarci sempre più frequentemente, fondere e modellare competenze già in campo e sogni da inseguire, incontrare autorità e istituzioni locali per comprendere un territorio complesso per mille aspetti, fra cui proprio quello sociale. Abbiamo cercato di capire come con le nostre limitate forze di enti del Terzo Settore avremmo potuto sopperire alle troppe carenze strutturali registrate nelle nostre zone di intervento della provincia di Latina (in particolare Terracina e Sabaudia).

Il risultato dei nostri sforzi è stato il progetto Natur-Ability: percorsi di inclusione in favore di giovani con disabilità nel territorio dell’Agro Pontino. Abbiamo dovuto aspettare fino al mese di settembre del 2017, ma finalmente la Regione Lazio ci fece sapere che la nostra idea era piaciuta e che nel giro di qualche mese (precisamente nel mese di marzo 2018) avremmo potuto iniziare a lavorare assieme! L’emozione era tanta, così come il lavoro che ci si profilava davanti. Non eravamo più un gruppo di “amici di amici”, ma partner di un progetto che ci avrebbe visto lavorare fianco a fianco per gli anni a venire…infatti, nel 2019 ci fu finanziata anche la seconda annualità del progetto, conclusasi solo lo scorso aprile, in piena emergenza COVID!

I nostri nomi erano Dokita onlus, Demetra, HAbitaTerra, Articolo Ventiquattro, ma i veri protagonisti di questa avventura sono stati Alessia, Antonio, Daniele, Enrico, Eric, Erica, Gabriella, Gianluca, Gianmaria, Jacopo, Karina, Lassana, Luca, Simone… Non sono certo mancati gli imprevisti e le difficoltà, come in ogni avventura che si rispetti, ma l’entusiasmo che abbiamo visto negli occhi dei ragazzi che hanno preso parte al progetto, la coesione del loro gruppo, la gioia con la quale hanno accolto ogni novità loro proposta sono stati il motore di ogni entusiasmante giornata trascorsa con loro così come della più fredda attività di programmazione e gestione del progetto.

Voi lettori, avete potuto seguire i tanti episodi di questa avventura raccontati di volta in volta su questa rivista, sui nostri social, nelle newsletter, sul nostro sito: i laboratori teorico-pratici in materia di tecniche agricole e di allevamento, di trasformazione dei prodotti alimentari, di educazione alimentare e cucina, di cura dell’asino e del suo habitat; e poi gli eventi pubblici di divulgazione del progetto, le attività di coinvolgimento delle scuole superiori e le nostre campagne di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza e ai nostri sostenitori culminate nel docufilm intitolato “Natur-Ability: una ricetta per l’inclusione” (https://www.youtube.com/channel/UCCkBdKBCGeRT6wt2dhtq0YA/featured) e nei più recenti video “Il mondo al contrario: includere si può” (https://www.youtube.com/watch?v=QwGeHOKH5P4) e “Le dieci regole da seguire ai tempi del Coronavirus” (https://www.youtube.com/watch?v=k-C9hFicHcY). Dietro a tutto questo, un selezionato team di psicologi, psicoterapeuti, educatori, assistenti sociali, avvocati, videomakers, progettisti, esperti in comunicazione che hanno garantito un continuo lavoro di presa in carico e cura della persona, di counselling psicologico e familiare, di counselling legale e di orientamento al lavoro e di ricaduta territoriale delle azioni.

Cari lettori, non sappiamo se siamo riusciti sempre a trasmettervi l’emozione che guidava il nostro impegno, se siamo stati in grado di farvi arrivare, ovunque voi vi troviate, l’importanza di questo tipo di lavoro per il tipo di territorio nel quale operiamo. Un territorio forse noto per la sua vocazione turistica, ma tremendamente deficitario per quanto riguarda la sua capacità di inclusione dei suoi stessi cittadini e cittadine in condizione di marginalità sociale.

Per due anni, grazie al sostegno economico della Regione dedicato proprio alle aree più marginali del Lazio, siamo stati al fianco non solo dei ragazzi (tutti giovani disoccupati con disabilità certificata di età compresa fra i 18 e i 35 anni di età) che ogni mattina si sono potuti svegliare con un obiettivo da perseguire e con un senso da dare alla loro giornata. Siamo stati al fianco anche di intere famiglie che hanno potuto vedere alleviato il loro carico emotivo legato alla difficoltà di elaborare la discrepanza fra figlio immaginato e figlio reale, a sentimenti di inadeguatezza e frustrazione dovuti alla mancanza di servizi e risorse nonché alla destabilizzazione psicologica dovuta alla riorganizzazione delle proprie abitudini che la presenza di un figlio con disabilità comporta. Non abbiamo voluto lasciarli soli nemmeno in quest’ultima fase di isolamento forzato legato all’emergenza sanitaria e siamo riusciti, grazie alla tecnologia, a entrare nelle case di ciascuno e garantire una nostra presenza e un nostro accompagnamento costante…oltre a tanti, tanti sorrisi!

Un lavoro sinceramente apprezzato anche dalla Regione Lazio, attraverso il suo referente (dott. Fabio Faina) che ci ha monitorato e seguito in ogni fase operativa in questi due anni di finanziamento e che non è voluto mancare nemmeno il giorno del suo compleanno al saluto finale che ci siamo dati tutti via Skype (https://www.youtube.com/watch?v=q9Vj5E_Zocg). Un lavoro stimato e atteso anche dalle autorità locali che hanno sempre preso parte alle nostre iniziative pubbliche.

Ci troviamo ora alla fine di una stagione di questa fantastica avventura, durata due anni, e non intendiamo arrenderci alle difficoltà legate all’assenza di finanziamenti pubblici per poter dare continuità a un sostegno che ci viene richiesto da più fronti, in primis dai ragazzi e dalle loro famiglie. Se un progetto è potuto iniziare quasi per caso sull’onda di una carica energetica positiva, ancor di più ora, carichi delle esplosive energie di vita che questi fantastici ragazzi ci hanno trasmesso in questi due anni non intendiamo sospendere ciò che nel tempo si è sviluppato in un vero e proprio programma: includere si può! Anzi si deve!! Con l’aiuto di tutti, noi ci saremo ancora!

GET AP! Continua la formazione docenti sul tema della cittadinanza attiva

Il progetto “Get AP! Strategie per una cittadinanza globale dell’Agro Pontino”, dopo la pausa natalizia, ha ripreso l’attività di formazione con il secondo modulo in materia di Educazione alla Cittadinanza Globale (ECG) rivolta agli insegnanti delle 10 scuole dell’Agro Pontino che hanno aderito al progetto.

Il progetto, finanziato dall’ AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione e Sviluppo) e promosso da Dokita, in partenariato con CeSPI, Tempi Moderni, Progetti Diritti onlus, Gruppo Umana Solidarietà, Caritas di Latina e Articolo Ventiquattro, promuove questo ciclo di tre incontri formativi in ciascuno dei tre ambiti territoriali, per integrare e rafforzare l’offerta formativa rivolta ai docenti in merito alla reintroduzione dell’educazione civica nelle scuole.

Il secondo modulo è iniziato con l’incontro svoltosi il 9 gennaio presso l’ Istituto “Bianchini” di Terracina, continuerà il 16 gennaio a Formia presso l’istituto comprensivo “ Vitruvio Pollione” per poi concludersi a Latina il 21 gennaio al Liceo “A. Manzoni.

Gli incontri, come nel primo modulo, saranno tenuti da formatori ad hoc, esperti e testimoni di settore con esperienza pluriennale e certificata sulle tematiche oggetto della formazione e provenienti da vari enti di livello (Agenzie e Programmi ONU, Università e Centri di Ricerca, Organizzazioni Non Governative) e i contenuti trattati permetteranno di sviluppare una migliore comprensione delle dinamiche locali e globali dello sviluppo sostenibile.

Nello specifico in queste giornate formative, i nostri formatori Dario Conato, Ada Ugo Abara, Susanna Owusu Twumwah e Paola Berbeglia, svilupperanno rispettivamente questi temi:

  • il ruolo della cooperazione internazionale rispetto alle cause dei diversi flussi migratori e il governo dei flussi fondato sullo sviluppo sostenibile;
  • La transnazionalità delle migrazioni e la cooperazione italiana, il ruolo delle diaspore, dei giovani e delle cosiddette seconde generazioni;
  • Approcci, metodi e canali di finanziamento per l’inserimento dell’Educazione alla Cittadinanza Globale nei curricula didattici.

 

Nel mese di marzo ci sarà poi il terzo e ultimo modulo formativo rivolto agli insegnanti che analizzerà più da vicino il nostro territorio, esaminando le opportunità e i limiti del sistema di accoglienza in Italia e gli ostacoli all’integrazione nel territorio dell’Agro Pontino.

Get AP!: tavolo provinciale multi-stakeholders in materia di “migrazione e sviluppo”

Continuano le attività sul territorio dell’ Agro Pontino all’interno del Progetto “Get AP! Strategie per una cittadinanza globale dell’Agro Pontino” finanziato dall’ AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione e Sviluppo) e  promosso da Dokita, in partenariato con CeSPI, Tempi Moderni, Progetti Diritti onlus, Gruppo Umana Solidarietà, Caritas di Latina e Articolo Ventiquattro.

Attraverso il progetto Get AP!, il territorio dell’Agro Pontino sarà oggetto di una ricerca-azione che, coinvolgendo attivamente gli attori locali e gli studenti delle scuole superiori, approfondirà le cause delle migrazioni nel territorio, i problemi di integrazione e le connesse opportunità di sviluppo sostenibile locale e nei paesi di origine.

La prima parte del progetto ha coinvolto principalmente le dieci scuole di secondo grado che hanno deciso di aderire al progetto. Questa fase prevedeva la realizzazione di tre incontri in ciascuna scuola rivolti ai docenti delle scuole superiori di secondo grado per offrire loro approfondimenti tematici riguardo il tema del fenomeno migratorio e sviluppo sostenibile.

Il 4 dicembre a Fondi (LT) presso la Sala Castello di Castello Caetani invece è iniziata la fase di condivisione e co-progettazione rivolta agli attori delle istituzioni locali che si concluderà il 17 dicembre a Latina presso la Curia Vescovile.

Il progetto infatti ha previsto la creazione di un tavolo provinciale multi-stakeholders in materia di “migrazioni e sviluppo” itinerante per dare spazio alle istituzioni dei comuni che hanno aderito al progetto di confrontarsi su determinate tematiche collegate al fenomeno migratorio e intrecciate con lo sviluppo sostenibile a livello locale e transnazionale. Il 5 dicembre il tavolo è stato ospitato a Formia (LT) presso Sala E. Ribaud del Comune, l’11 dicembre a Sabaudia (LT) presso la Biblioteca comunale e il 12 dicembre a Terracina (LT) presso Istituto Tecnico Bianchini.

I comuni, la Prefettura, le Questure, le Scuole, le Associazioni, i Sindacati, e altri attori locali dei cinque comuni sono stati invitati a riflettere sulle tematiche importanti come i giovani e le nuove generazioni, il lavoro e sviluppo del territorio, accoglienza e integrazione e a presentare delle proposte per il Piano Strategico multi-stakeholder dell’Agro e Sud Pontino per lo sviluppo sostenibile che possa contribuire al raggiungimento dell’obiettivo n. 10 dell’Agenda ONU per lo Sviluppo Sostenibile: “ridurre le disuguaglianze all’interno e fra le nazioni”.

La finalità generale del tavolo multi-stakeholder è quella di produrre un documento programmatico che, messo a disposizione dei vari attori locali per una pianificazione condivisa, possa orientarli per contribuire al raggiungimento dell’obiettivo n. 10 dell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

 

 

Get AP! Percorsi di educazione alla cittadinanza globale

In queste settimane Dokita onlus, in partenariato con CeSPI, Tempi Moderni, Progetto Diritti onlus, Gruppo Umana Solidarietà, Caritas di Latina e Articolo 24, ha avviato il ciclo formativo in materia di Educazione alla Cittadinanza Globale (ECG) per gli studenti delle scuole Superiori di Secondo Grado del territorio della provincia di Latina.

L’attività, che rientra nell’ambito del progetto Get AP! Strategie per una cittadinanza globale dell’Agro Pontino finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, ha come obiettivo promuovere azioni di sensibilizzazione al fine di favorire momenti di scambio e integrazione tra la cittadinanza nella provincia di Latina, attraverso la realizzazione di tre incontri in materia di “Migrazione e Sviluppo” in ciascuna delle 10 scuole coinvolte.

I primi incontri dedicati agli studenti si sono svolti presso l’Istituto Tecnico e Professionale “San Benedetto” di Latina, l’Istituto “A. Bianchini” di Terracina, l’Istituto “A. Pacinotti” di Fondi e il liceo “A. Manzoni” di Latina.

I nostri formatori, Laura Fantini, Marisa Belluscio, Vincenzo Salvucci, Rocco Pezzillo e Dario lo Scalzo, hanno incontrato gli studenti delle classi terze, quarte e quinte per approfondire con loro i temi riguardanti l’ Agenda 2030 e l’Obiettivo n. 10, gli scenari micro e macro-economici alle radici delle migrazioni internazionali e iniziare a studiare le tecniche video per realizzazione di story-telling.

Le attività con gli studenti, infatti, concorreranno alla realizzazione di una ricerca-azione relativa al fenomeno migratorio nell’ Agro e Sud Pontino e alle opportunità di sviluppo sostenibile locale e nei paesi di origine dei migranti con la produzione di video di story-telling che vedranno il coinvolgimento attivo dei ragazzi e i video finali saranno divulgati nel corso del Festival itinerante “World Agro Pontino” come momento di sensibilizzazione per tutta la cittadinanza.

La formazione rivolta agli studenti cercherà anche di indagare, assieme ai ragazzi, quale futuro vorrebbero per loro stessi, per la loro città, per il loro territorio; quale lavoro, possibilità di vivere in un ambiente sano e bello, con diverse opportunità di crescita, di felicità, di interazione tra di loro e con chi arriva da terre lontane.

Il progetto Get AP!, tra i vari obiettivi, intende sensibilizzare sui temi dello sviluppo sostenibile favorendo una migliore comprensione del fenomeno migratorio a partire dalle specifiche dinamiche territoriali dell’Agro e Sud Pontino.

Natur-Ability, una via per la legalità. La storia di Guido

La storia di Guido, da vittima dell’usura ad agronomo formatore del progetto Natur-Ability.

Oggi vogliamo raccontarvi una storia incredibile. La storia del Sig. Guido.
Alla fine degli anni ‘80 Guido gestiva con suo padre una piccola azienda agricola, il lavoro proseguiva con fatica ma in modo dignitoso e soddisfacente fino a quando, durante un momento di difficoltà, Guido e il padre sono stati quasi costretti a rivolgersi alle persone sbagliate. Tutto ciò ha scaraventato loro in un calvario di usura ed estorsione durato più di 4 anni.

Nel 1992 Guido ha deciso che era ora di denunciare queste persone. Da quel momento sono partite le indagini, durate circa tre anni, che hanno coinvolto diversi personaggi del panorama mafioso e camorristico italiano. Successivamente c’è stata una fase processuale con rito abbreviato che ha visto alcune condanne avvenute grazie a prove schiaccianti ed un’altra, più lunga, che invece ha visto svariate assoluzioni dovute alla lungaggine delle indagini che hanno portato il reato in prescrizione.

Così, tra il 2001 e il 2010, Guido si è trovato senza nulla in mano, nessun risarcimento. Da vittima di usura a persona che ha scelto la strada della legalità senza alcun ritorno economico.
Noi di Natur-Ability abbiamo incontrato Guido alla mensa della Caritas, abbiamo ascoltato la sua storia incredibile fatta di coraggio e voglia di legalità ed abbiamo deciso che non poteva finire in questo modo.

Sono stati anni duri e di grande fatica per Guido, fino al 2017 quando ha deciso di scrivere una lettera a tutte le più grandi cariche dello stato compreso il Capo dello Stato. Dopo un po’ di tempo, il Capo dello Stato ha risposto ed ha messo in moto varie altre istituzioni che gli avrebbero potuto dare una mano. Il prefetto di Latina ha contattato la Regione Lazio e l’Osservatorio della Legalità.
Guido dopo aver raccontato a tutti la propria storia è riuscito ad avere dalla Regione una sovvenzione grazie al fondo antiusura.

Finalmente Guido, dopo diversi passaggi burocratici, è riuscito a vedere un risarcimento che gli ha permesso di mettere su un progetto rurale tra Terracina e Fondi che aveva in mente da qualche anno. Con grandi sacrifici e grazie ai terreni in suo possesso, la sua attività di imprenditore agricolo ha ripreso finalmente piede.

Grazie al progetto natur-Ability, a Dokita Onlus e ai ragazzi disabili che lo hanno aiutato, Guido senza alcuna possibilità di pagare dipendenti, è riuscito a costruire due serre, a seminare diverse tipologie di piante, riparare un trattore e la pompa. Insomma, un’esigenza economica è diventata un’opportunità di socializzazione, si sono create bellissime amicizie ed i ragazzi, grazie all’importante patrimonio culturale di Guido, hanno acquisito una grande quantità di conoscenze tecniche.

Natur-Ability, i ragazzi e Guido sono riusciti a trasformare una situazione di grande vulnerabilità in una grande opportunità. Senza la speranza e la tenacia tutto questo non sarebbe stato possibile.

Raccoliamo: 2° evento del progetto Natur-Ability II

Questa mattina si è svolto Raccoliamo: raccolta solidale delle olive,  il secondo evento di sensibilizzazione alla cittadinanza del progetto Natur-Ability II: nuovi percorsi di inclusione sociale in favore di giovani con disabilità nel territorio dell’Agro Pontino”, finanziato dalla Regione Lazio nell’ambito dell’Avviso Pubblico della Regione Lazio – Direzione Regionale Formazione, Ricerca, Innovazione, Scuola Università e Diritto allo Studio denominato “Presa in carico, orientamento e accompagnamento per l’inclusione sociale attiva” a valere sul POR FSE Lazio 2014-2020.

Grazie ai ragazzi di Natur-Ability, agli operatori di HAbitaTerra e Demetra, i ragazzi del liceo Statale “Leonardo da Vinci”, dell’IPS “Alessandro Filosi” e dell’ ITS “Bianchini” di Terracina, sono stati accompagnati nella raccolta delle olive presso la Valle del Benessere in località San Silviano a Terracina.

Per gli studenti delle scuole superiori è stata una giornata insolita, che li ha visti lavorare insieme ai ragazzi del progetto e confrontarsi con una realtà diversa. Sono rimasti piacevolmente colpiti dalla realtà che Dokita insieme ai partner del progetto hanno creato nel territorio dell’ Agro Pontino e sono stati soddisfatti della  nuova esperienza che hanno fatto e delle amicizie che si sono create.

La giornata di oggi ha avuto anche molti spunti di riflessione e di approfondimento su un tematica cosi importante come quella dell’inclusione sociale delle persone con disabilità, in un territorio, quello dell’Agro Pontino, che si caratterizza per una carenza di servizi pubblici e privati dedicati ai ragazzi con disabilità.