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In Congo l’epidemia di ebola è stata fermata

L’Oms ha dichiarato la fine dell’emergenza ebola in Congo. Una buona notizia nonostante resti drammatica la situazione politica nel Paese: da ottobre sono morte 3.300 persone.

Finalmente una buona notizia per la Repubblica Democratica del Congo: l’Oms, l’agenzia dell’Onu che si occupa di sanità, ha dichiarato la fine dell’epidemia di ebola nel Paese. Lo scorso maggio si erano verificati tredici casi sospetti, di cui quattro confermati. Dopo 42 giorni, il virus mortale è stato fermato e l’emergenza è rientrata. Dal 2014 i morti in tutto il mondo sono stati più di 10.000 su oltre 28mila contagi accertati. “Con la fine di questa epidemia, la Repubblica Democratica del Congo ha dimostrato ancora una volta al mondo che possiamo controllare il virus mortale Ebola se rispondiamo presto in modo coordinato ed efficiente”, ha affermato il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore dell’Oms.

A preoccupare in Congo resta l’instabilità politica. Continuano le violenze perpetrate della milizia Bana Mura, costituita per combattere i ribelli di Kamwina Nsapu e finanziata dall’esercito congolese: da ottobre 2016 sono morte 3.300 persone. Secondo un rapporto pubblicato dalla Nunziatura apostolica a Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo, sono state ritrovate 42 fosse comuni con all’interno migliaia di cadaveri, mentre 20 villaggi sono stati completamente rasi al suolo. L’Onu ha confermato la notizia e dichiarato che sono state commesse violenze atroci nei confronti di donne e bambini. Gli sfollati nell’ultimo anno sono stati 922mila, una cifra superiore a quello registrato in Siria e in Iraq. Si tratta del più alto numero di spostamenti forzati causati da conflitti mai registrato in un solo anno.

Nonostante la difficile situazione, Dokita continua ad operare in Congo sostenendo due case di accoglienza per i minori un istituto scolastico che accompagna gli alunni dalle scuole elementari fino alla maturità. Dal 1999 è stato avviato un programma di sostegno a distanza rivolto ai bambini di strada, mentre nel 2006 è stato costruito il poliambulatorio Ngondo Maria (a Makala), grazie al progetto di ampliamento co-finanziato da Dokita Trenito Alto Adige e dalla Provincia Autonoma di Trento.

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