LA NOSTRA STORIA

1970

Le origini

Nel mese di febbraio 1970 Fratel Clemente Maino arriva a Sangmélima, in Camerun, dando vita alla prima comunità Concezionista in Africa. Negli anni seguenti verranno allestite le prime strutture sanitarie per fornire assistenza medica ai malati, in particolari alle persone affette da lebbra, poliomielite e altre malattie gravi ed invalidanti.

Anni '80

Nel 1974 Clemente Maino muore prematuramente a Roma e, pochi anni dopo, nel 1983, si costituisce un gruppo di volontari laici che, dandosi il nome di Dokita in onore a Fr. Maino, decidono di proseguire l’opera da lui iniziata in Camerun. Nel 1988 quel gruppo di volontari, sentendo l’esigenza di dare al movimento un’organizzazione giuridica, dà vita all’Associazione Volontari Dokita onlus.

Anni '90

L’associazione nel 1991 riceverà da parte del Ministero degli Esteri l’idoneità a svolgere attività di cooperazione allo sviluppo per la realizzazione di progetti nei PVS, per la selezione, la formazione e l’impiego dei volontari in servizio civile, per la formazione in loco di cittadini dei Paesi in via di sviluppo.

Nel frattempo, le attività di Dokita onlus si sono ampliate attraverso l’apertura di nuovi progetti in Congo, Guinea Equatoriale, Filippine e Brasile. Nel 1999 Dokita onlus inizia a lavorare in Nigeria e a sostegno delle persone con disabilità e a favore dei malati di Aids, mentre in Albania attiva un progetto di accoglienza per i profughi del Kosovo. La sede Dokita a Roma diventa centro di raccolta nazionale dei beni destinati in Albania ai profughi Kossovari.

Dokita gestisce un campo profughi nella zona denominato “KinoStudio” alla periferia di Tirana ed in più assiste 350 famiglie ospitate presso famiglie albanesi.

Anni 2000

Nel 2001 il comune di Roma assegna “l’Oscar Capitolino”, il cosiddetto “Premio Simpatia”, a Dokita onlus per “essere una delle più serie organizzazioni che operano nel volontariato”. Nel 2002 il sindaco di Roma Walter Veltroni visita le nostre strutture in Brasile, a Foz do Iguaçu.

Tutto il primo decennio degli anni duemila è dedicato all’ampliamento dei principali progetti nei Paesi in via di Sviluppo. Nel 2007 il Ministero degli Esteri cofinanzia un progetto in Camerun a favore dell’autosviluppo della popolazione pigmea Baka, mentre nel 2008 lo stesso Ministero cofinanzia il “Centro di Attenzione Integrale all’adolescente” (CAIA.) a Foz de Iguacu in Brasile. In maggio 2008 si laureano i primi fisioterapisti a Tirana dopo tre anni di studi nella “Casa Verde-Dokita” in Albania e, lo stesso anno in dicembre, viene inaugurato con una conferenza indetta per la giornata internazionale della disabilità, il nuovo Centro di Riabilitazione e Medicina sportiva.

Nel 2009 viene inaugurato il nuovo reparto maternità della crescente struttura ospedaliera Ngondo Maria a Kinshasa e iniziano i lavori al blocco operatorio, ambedue lavori cofinanziato da Dokita Trentino Alto Adige e dalla Provincia di Trento. In ottobre del 2009 viene inaugurata la nuova struttura del CAIA e in seguito raddoppia in poco tempo il numero degli assistiti (da 200 adolescenti in ottobre a più di 400 i primi di marzo del 2010).

Nel 2013 Dokita ha raggiunto un ulteriore traguardo davvero importante: la partecipazione alla pubblicazione ufficiale in lingua albanese del documento IFC, (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute) lo strumento elaborato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per descrivere e misurare la salute e la disabilità della popolazione e che costituisce oggi il punto di riferimento principale in quest’area molto complessa. A rimarcare l’importanza di questo evento vi è la ratifica da parte del governo albanese della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità avvenuto quasi contestualmente alla pubblicazione dell’IFC.

Il contributo di DOKITA onlus alla realizzazione di questo importante documento viene riconosciuto dall’OMS all’interno della parte introduttiva del documento.