disabilità

PROGRAMMA DISABILITA’ CAMERUN

Programma disabilità Camerun

Dokita, presente e operante in Camerun da più di vent’anni, in stretta collaborazione con la Promhandicam-Association, ha dato vita a numerose iniziative a sostegno di bambini disabili per combattere la loro esclusione sociale, promuovendone la partecipazione alla vita socio-economica e culturale della comunità tramite la riabilitazione e la prevenzione socio-sanitaria, l’educazione scolastica e la formazione professionale. La linea strategica degli interventi realizzati è quella di promuovere l’integrazione e la partecipazione di persone disabili, tramite il supporto e potenziamento di strutture già esistenti ed operative nei territori di riferimento.

Adulti e bambini che ricevono servizi fisioterapici
Bambini che ricevono supporto scolastico e didattica speciale
Bambini accolti nei centri residenziali

Centri e servizi

Il Centro “Foyer dell’Espérance. Centre de réhabilitation” di Sangmélima è stato creato nel 1982 inizialmente per assistere le persone colpite dalla poliomielite, attualmente assiste gli orfani, i ragazzi/e maggiormente vulnerabili, e giovani con disabilità motorie e/o lievi ritardi mentali. Il centro offre un servizio residenziale per 30 ragazzi (tra i 5 e i 18 anni, di cui 25 con disabilità).

Dal 1984 Dokita Onlus è presente a Ebolowa con il Centro “Foyer Père Monti” che si occupa di minori con disabilità nelle funzioni della voce, uditive, visive e dell’apparato motorio. I minori ospitati presso il centro hanno un’età compresa fra i 4 e 17 anni. Il centro conta 80 iscritti, 73 con disabilità uditiva (91%) e 7 con disabilità motoria (9%). L’obiettivo di questo progetto è di favorire l’integrazione socio-economica dei minori con disabilità uditiva e motoria, attraverso servizi educativi e riabilitativi specializzati.

Oltre ad essere dotato di un centro audiometrico e di una sala di riabilitazione fisioterapica, Il Foyer Père Monti gestisce una scuola con insegnanti specializzati nell’insegnamento a persone diversamente abili. Il Centro offre inoltre un servizio residenziale per l’intera durata dell’anno scolastico (9 mesi).

L’accoglienza residenziale comprende la colazione e la pulizia personale, l’attività scolastica, il pranzo, l’attività di recupero scolastico, la formazione professionale, la pulizia dei propri abiti e della biancheria personale, l’aiuto alla cura e alla gestione del centro, proporzionalmente all’età. Il fine settimana è dedicato ad attività ricreative (visione di film e cartoni animati, organizzazione di feste e festività, attività teatrali e ludico-sportive), nonché la visita dei parenti. La scuola comprende 4 livelli, dalla scuola materna a al Corso Medio II.

Il centro è impegnato anche in attività di coinvolgimento delle autorità locali e della popolazione locale con attività di sensibilizzazione, al fine di tenere la comunità intera aggiornata sullo svolgimento dei lavori e sulle nuove possibilità di accoglienza del centro. Oltre ai beneficiari diretti che sono i minori accolti nel Centro, il progetto ha come beneficiari indiretti anche le loro famiglie, che vedono aumentate le capacità e le opportunità di integrazione sociale dei loro figli, e le autorità locali e i servizi sociali, che beneficiano del servizio erogato in un contesto di scarse risorse e opportunità sanitarie ed educative.

Il centro “Promhandicam” di Yaoundè gestisce l’unica scuola per bambini ciechi in Camerun che nel corso degli anni è stata trasformata in una scuola integrata per favorire l’integrazione sociale dei bambini ciechi e con disabilità motoria che frequentano la scuola insieme agli altri bambini normodotati. Essa comprende le sei classi del ciclo elementare alla fine del quale si ottiene il diploma di Fine Studi Elementari (CEP). Il Centro attualmente conta un effettivo di 140 alunni di cui 61 con disabilità fisica o psichica, e 79 bambini e giovani che non presentano problemi particolari.
I bambini ciechi studiano col metodo Braille; alla fine del secondo anno si insegna loro a utilizzare la macchina da scrivere/computer, oltre a nozioni di mobilità, di orientamento, e ad utilizzare il bastone bianco. Obiettivo ultimo è quello di preparare i bambini a vivere in modo autonomo nella loro vita quotidiana.

Il Braille è l’alfabeto e metodo di scrittura/lettura usato dalle persone cieche ed ipovedenti. Ufficialmente inaugurato durante la Giornata Mondiale della Vista il del 2003 (il 9 ottobre) il Centro di Produzione è un’estensione della Scuola per Bambini Ciechi. Grazie all’utilizzo di un software di sintesi vocale e uno schermo Braille, anche persone cieche possono lavorare alla produzione dei libri di testo.  Inoltre, con la recente connessione ad Internet senza filo, i trascrittori sono adesso capaci di cercare dei testi su Internet e scaricare parti di un documento o l’intero testo. Con questo metodo il tempo di produzione per scrivere un libro diminuisce. Una volta trascritto il libro viene stampato direttamente in braille grazie a delle stampanti speciali (“stampanti braille”).

INFORMAZIONI PROGETTI

: Camerun, Disabilità, Disabilità e Salute, Minori
: In corso
Finanziatore: Donatori privati

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Padre Sergio

POTENZIAMENTO CENTRO ACCOGLIENZA BAMBINI DISABILI, EBOLOWA

Potenziamento centro accoglienza bambini disabili, Ebolowa

L’iniziativa progettuale riguarda il Camerun, che si colloca tra i Paesi a debole indice di sviluppo umano, difatti la speranza di vita alla nascita è di 55,1 anni, la durata media della scolarizzazione che risulta di 5,9 anni. Per quanto riguarda l’ambito della disabilità si denota una mancanza di informazioni e di conoscenze specifiche sulle problematiche sanitarie, sociali e questo  determina il permanere di forti pregiudizi, che assieme alla mancanza di sostegno e cure adeguate, generano un vero e proprio isolamento sociale ed economico.

I principali obiettivi del progetto sono in primo luogo il miglioramento delle condizioni sanitarie e sociali dei minori con disabilità in Camerun e in secondo luogo, la promozione, l’integrazione e la partecipazione sociale di 100 minori con disabilità residenti nelle zone oggetto dell’intervento alla vita socio-economica e culturale della comunità. Le attività si svolgeranno nel Foyer Père Monti di Ebolowa.

Le attività promosse da Dokita Onlus nello specifico sono:

  • Accoglienza residenziale dei minori con disabilità
  • Rieducazione uditiva e riabilitazione motoria dei minori con disabilità
  • Istruzione scolastica ai minori con disabilità
  • Insegnamento della lingua dei segni ai minori con disabilità
  • Realizzazione di un corso di sartoria, di calzoleria, di allevamento e di piscicoltura
  • Insegnamento della lingua dei segni ai familiari dei minori con disabilità
  • Sensibilizzazione sull’uso della lingua dei segni

100 bambini e ragazzi con disabilità e le loro famiglie.

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INFORMAZIONI PROGETTO

: Camerun, Disabilità, Minori
: Concluso
Finanziatore: Sostenitori Privati

CENTRO DI RIABILITAZIONE FISIOTERAPICA

Centro di riabilitazione fisioterapica

La zona centrale dell’Albania (prefettura di Tirana) e la zona a nord-ovest (conosciuta col nome di Zadrina) sono caratterizzate da una alta densità di popolazione e da una maggiore esposizione ai rischi di povertà e sottosviluppo, relativamente al settore sanitario, educativo ed economico. In queste aree, i servizi sociali elementari esistenti, sanità e scuola, avevano livelli di efficienza molto bassi. Le strutture pubbliche, riuscivano a stento ad affrontare la prima emergenza e tralasciano l’aspetto riabilitativo post-operatorio dei pazienti. A questa problematica, si aggiungeva la totale inesistenza di strutture fisioterapiche presso le istituzioni ospedaliere,  una limitata presenta di fisioterapisti adeguatamente formati e un servizio domiciliare inesistente. Ciò significava un aggravamento delle condizioni di salute, la forte emarginazione e, talvolta la segregazione domestica dei soggetti bisognosi di cure.

Il progetto mirava a sviluppare un servizio di riabilitazione fisioterapica e di prevenzione delle disabilità nelle aree centro e nord ovest del territorio albanese, presso alcune strutture sanitarie come il CTR di Tirana, il Centro di Fisioterapia di Piraj “Sacri Cuori” e presso i Centri di Sviluppo dei Servizi Sociali Statali albanesi, allo scopo di ridurre l’aggravamento delle condizioni di salute dei soggetti con disabilità fisioco-motorie. In particolare il progetto prevedava:

  • 1) L’erogazione di cure e assistenza diretta di persone bisognose di trattamenti fisioterapici e sostegno per le cure parenzali, anche attraverso l’attivazione di un servizio domiciliare;
  • 2) Ricerca sanitaria sul territorio;
  • 3) Implementazione istituzionale del sistema di classificazione e codificazione internazionale ICF.

5.000 persone con disabilità psico-motorie

INFORMAZIONI PROGETTO

: Albania, Disabilità, Disabilità e Salute
: Concluso
Finanziatori: Cooperazione italiana allo sviluppo – Ministero degli Affari Esteri

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TERREMOTO ITALIA – Emergenza disabili

Terremoto centro Italia: emergenza disabili

Da quando la terra ha tremato la prima volta, il 24 agosto, non ha più smesso. Il terremoto continua a non dare tregua a Marche e Umbria, arrivando a scuotere, con le scosse di ottobre, anche Lazio e Toscana. Le abitazioni e gli edifici pubblici rimasti miracolosamente in piedi, sotto le ultime scosse, sono crollati o sono in procinto di farlo, alimentando ulteriormente la paura degli oltre 20mila sfollati delle Marche.

Gli abitanti delle zone terremotate da mesi vivono notti di paura e spavento, troppe notti. Tra di essi le persone con disabilità sono le più vulnerabili. Loro, fra tutti, sono stati coloro che hanno avuto minor capacità di salvarsi da sole e hanno bisogno di strutture e servizi speciali per essere assistite adeguatamente. La loro situazione già problematica, si sta ulteriormente aggravando.

Il problema più grande che devono affrontare adesso è il recupero del lavoro di riabilitazione necessario soprattutto alle persone con disabilità intellettiva e psico-motoria.  Oltre al forte trauma ancora non superato e ulteriormente alimentato dalle continue scosse, molte delle strutture che li accoglievano sono state danneggiate e i servizi attivi prima del sisma si sono interrotti. Non si può che andare avanti, solo apparentemente in solitudine.

Dokita, da sempre al fianco delle persone con disabilità, in collaborazione con la Comunità di Capodarco e il Forum Nazionale dell’Agricoltura Sociale, ha attivato una raccolta fondi da destinare all’accoglienza e all’assistenza delle persone con disabilità ospitate nella Fattoria Sociale Montepacini, in provincia di Fermo.

La Fattoria Montepacini nasce come Centro Socio Educativo Riabilitativo diurno per giovani/adulti disabili. Successivamente,  la fattoria sociale ha ampliato le sue attività, aprendo un Centro Estivo che accoglie annualmente, oltre 250 minori. Le attività che il Centro offre ai ragazzi disabili sono molte. I ragazzi vengono seguiti da personale specializzato nel loro percorso di fisioterapia e/o di riabilitazione e hanno la possibilità di vivere e sperimentare esperienze positive e costruttive a contatto con la natura e gli animali ( pet therapy, onodidattica, ippoterapia, animali della fattoria) in modo da promuovere l’agricoltura sociale per l’inclusione di minori e giovani adulti disabili.

A causa del terremoto di Agosto la fattoria ha subito degli evidenti danni strutturali alle stallette degli animali e all’antico forno a legna. I danni  hanno fortemente limitato le attività riabilitative dei ragazzi con disabilità, questo però non ha scoraggiato il personale della Fattoria che ha deciso di aprire la struttura all’accoglienza delle persone rimaste vittima del terremoto, in particolre ai bambini. Il Centro ospita, negli orari extra scolastici, diversi bambini e giovani che vengono dalle zone sfollate e tra questi anche ragazzi con disabilità, fornendo loro attività ludico ricreative e un servizio mensa.

Dokita ha deciso di incentrare il proprio intervento in due fasi. La prima consiste nell’acquisto di attrezzature sostitutive per far ripartire le attività riabilitative nel più breve tempo possibile e nell’avvio di un nuovo percorso educativo finalizzato all’inserimento lavorativo di persone con disabilità. La seconda, più a lungo termine, consiste nella ristrutturazione del forno e delle stallette e nel supporto delle attività riabilitative e ludico-ricreative.

  • 16 ragazzi con disabilità seguiti quotidianamente dagli operatori della fattoria
  • 100 ragazzi con diverse forme di disagio inseriti in attività stagionali
  • 30 bambini sfollati nel territorio circostante provenienti dalle zone colpite dal sisma.Per loro saranno realizzate, d’accordo con il Comune di Fermo, attività di accoglienza pomeridiana di bambini sfollati con attività ludico-ricreative e didattiche

INFORMAZIONI PROGETTO

: Disabilità, Emergenze Umanitarie
: Concluso
Finanziatori: Sostenitori privati

Migranti, terremoto e solidarietà: storie di accoglienza reciproca

Nella Fattoria Sociale Montepacini 18 richiedenti asilo lavorano insieme a 16 ragazzi con disabilità intellettiva e motoria. Il terremoto del centro Italia aveva causato gravi danni alla struttura, ma grazie ai fondi di Dokita, la Fattoria Sociale ha potuto proseguire le sue attività.

Sono arrivati in Italia scappando da guerre, carestie e povertà. Hanno chiesto asilo al nostro Paese, ma oggi sono loro ad offrire sostegno ai sedici ragazzi con disabilità intellettiva e motoria delle Fattoria Sociale Montepacini di Fermo. Armati di pala e zappa, diciotto richiedenti asilo dello Sprar e del Cas (centro di accoglienza straoridinaria) del Comune lavorano ogni giorno i 13 ettari di terra, messi a disposizione dalla cooperativa La Talea e dalla onlus La Fattoria Sociale. Una storia di amicizia e accoglienza reciproca: i migranti hanno la possibilità di dare un contributo concreto all’intera comunità e, allo stesso tempo, riscoprono il calore e la gioia di far parte di una piccola famiglia. Michele, Vanessa e gli altri ragazzi ospiti del centro sono riusciti a restituire un senso di appartenenza a chi ha lasciato per sempre la propria patria.

Dopo il terremoto che ha devastato il centro Italia, Dokita si è immediatamente attivata per avviare una raccolta fondi da destinare all’assistenza delle persone con disabilità ospitate nel centro socio-educativo e riabilitativo della Fattoria Sociale Montepacini. Grazie al denaro raccolto, la struttura ha potuto proseguire le sue attività e ad accogliere anche due giovani disabili provenienti da Visso.

“Il progetto ha l’obiettivo di inserire i richiedenti asilo, che hanno dai 18 ai 40 anni, in un percorso formativo sull’agricoltura sociale”, spiega Marco Marchetti, portavoce della Fattoria Sociale. Insieme ai ragazzi con disabilità, i migranti lavorano la terra, potano gli alberi, fanno lavori di manutenzione e si dedicano all’orto. Tra poco torneranno ad occuparsi degli animali che hanno dovuto dare via dopo che il terremoto ha distrutto i loro ricoveri. “I migranti hanno costruito una recinzione per le galline e presto inaugureremo anche uno spazio per accogliere i cavalli e somari”.

Partecipano anche a laboratori musicale,  di cucina e sul cioccolato. “I richiedenti asilo cucinano spesso per noi: i risultati non sempre apprezzati da tutti, ma è momento di condivisione e di convivialità a cui nessuno vuole rinunciare”. Ma non solo. “Abbiamo creato una squadra di calcio, la Soccer Dream Montepacini. Tre ragazzi, provenienti da Gambia, Costa D’Avorio e Niger, sono diventati un punto di riferimento per tutti i nostri calciatori. La loro sensibilità permette ai nostri ragazzi con disabilità di esprimersi al meglio anche sotto il profilo sportivo. Noi non facciamo un campionato speciale per disabili, le squadre che affrontiamo sono formate da normodotati: per questo i nostri successi valgono doppio”.

Risultati del progetto a sostegno della disabilità infantile a Ebolowa

Si è concluso a Dicembre 2016 il progetto di erogazione di servizi socio-educativi per disabili presso il Foyer Père Monti a Ebolowa.

Il Centro, presente in Camerun dal 1984, si occupa di minori con disabilità nelle funzioni della voce, uditive, visive e dell’apparato motorio. I minori ospitati, circa 100, hanno un’età compresa fra i 4 e 17 anni. L’obiettivo del Centro è di favorire l’integrazione socio-economica dei minori con disabilità uditiva e motoria, attraverso servizi educativi e riabilitativi specializzati.

Il Foyer rappresenta ormai un importante punto di riferimento per la popolazione e per le istituzioni locali e le attività portate avanti da Dokita durante il 2016 hanno migliorato e ampliato i servizi già erogati sul territorio e ciò ha conferito ulteriore sostenibilità alla struttura.

 

I principali RISULTATI ottenuti durante l’anno 2015/16 sono stati:

  • Assistenza a 100 minori con disabilità uditiva e motoria con servizi educativi e socio-sanitari.
  • Erogazione di 5 corsi tecnici e professionalizzanti per 100 minori con disabilità auditiva e motoria.

 

Le ATTIVITA’ condotte a sostegno dei 100 minori con disabilità sono state:

  • Istruzione scolastica e formazione nel linguaggio dei segni, garantita da un direttore dell’insegnamento e da 7 insegnanti.
  • Distribuzione di 3 pasti giornalieri, grazie all’assunzione di una cuoca per il centro e all’acquisto di un’auto per il trasporto degli alimenti.
  • Accoglienza residenziale con 100 posti letti, ognuno dei quali dotato di un materasso con rivestimento impermeabile, 2 lenzuola ed una zanzariera.
  • Servizi di rieducazione uditiva e di riabilitazione motoria. Un esperto in audiometria ed un fisioterapista hanno condotto le loro attività per un periodo di 10 mesi (Novembre 2015-Settembre 2016) che stanno continuando anche per l’anno scolastico 2016-17.
  • Realizzazione di corsi di sartoria, avicoltura, muratura, calzoleria e piscicoltura. Tutte le attività sono state svolte con livelli di formazione diversa, in base all’età e alle classe dei bambini. Per la realizzazione dei corso sono stati acquistati: 20 macchine da cucire, cassette per gli attrezzi e grembiuli per ogni bambino (per il corso di sartoria); cassette per gli attrezzi e materiale tecnico per l’allevamento di 400 pulcini (per il corso di avicoltura); cassette per gli attrezzi e sacchi di cemento per la fabbricazione di mattoni in terra, cemento e sabbia (per il corso di muratura); cassette per gli attrezzi e materiale tecnico per la realizzazione di sandali (per il corso di calzoleria); cassette per gli attrezzi, materiale tecnico e 6 vasche per l’allevamento di pesci (per il corso di piscicoltura).

 

Nel 2016 il Ministero degli Affari Sociali ha classificato il Centro in seconda posizione nella massima categoria (categoria A), subito dopo l’Associazione Promhandicam di Yaoundé, sostenuta anch’essa dai frati della CFIC e specializzata per i malvedenti.

Infine, per il delegato regionale degli affari sociali, questo programma contribuisce a raggiungere uno degli obiettivi maggiori del Ministero degli Affari Sociali, cioé quello dell’integrazione socio-economica delle popolazioni socialmente vulnerabili di cui fanno parte i minori disabili.

 

REPORTAGE FOTOGRAFICO DEL PROGETTO

Terremoto Centro Italia & Emergenza Disabili: INIZIA IL PROGETTO

Da Ottobre a Dicembre 2016 Dokita è riuscita a raccogliere l’importo necessario per avviare il progetto a supporto della Fattoria Sociale di Montepacini, Centro Socio Educativo Riabilitativo diurno per giovani/adulti disabili. In questa struttura i ragazzi ospiti vengono seguiti da personale specializzato nel loro percorso di fisioterapia e/o di riabilitazione e hanno la possibilità di vivere e sperimentare esperienze costruttive a contatto con la natura e gli animali (pet therapy, onodidattica, ippoterapia, animali della fattoria) in modo da promuovere l’agricoltura sociale per l’inclusione di minori e giovani adulti disabili.

Dopo il sisma che ha colpito il centro Italia, la Fattoria ha subito ingenti danni strutturali che hanno limitato le attività riabilitative dei ragazzi ospiti. Dokita, in collaborazione con il Forum Nazionale dell’Agricoltura Sociale, ha attivato una raccolta fondi finalizzata:

  • All’acquisto di attrezzature sostitutive per far ripartire le consuete attività riabilitative, in particolare la ristrutturazione del’antico forno a legna e delle stallette degli animali.
  • All’ampliamento dei consueti laboratori riabilitative e ludico-ricreativi per offrire accoglienza alle persone vittime del sisma, in particolare ai bambini e disabili.

I beneficiari della campagna sono:

  • 16 ragazzi con disabilità seguiti quotidianamente dagli operatori della fattoria sociale
  • circa 100 ragazzi con diverse forme di disagio inseriti in attività stagionali
  • circa 30 bambini sfollati nel territorio circostante provenienti dalle zone colpite dal sisma. Per loro saranno realizzate, d’accordo con il Comune di Fermo, attività di accoglienza pomeridiana con attività ludico-ricreative e didattiche.

Nel mese di Febbraio 2017 i primi lavori di ristrutturazione avranno inizio, consentendo nel più breve tempo possibile la ripresa e l’ampliamento delle attività del Centro. Dokita, nei limiti delle proprie possibilità, ha deciso di dare un contributo concreto, seppur circoscritto, a chi sta vivendo dei momenti di difficoltà causati dalla tragedia del sisma. Se vuoi aiutarci, visita la pagina dedicata al progetto.

 

PACCHETTI PER BENE – VIENI A CONOSCERE I NOSTRI VOLONTARI

Per tutto il periodo natalizio, dal 7 al 24 Dicembre,  saremo presenti in più di 50 città italiane e in oltre 100 punti vendita Limoni, La Gardenia e Tigotà, con l’iniziativa “Pacchetti per bene”, per impacchettare i tuoi regali di Natale. All’interno di ogni negozio che ha aderito all’iniziativa, troverai uno o più corner attrezzati per il confezionamento dei tuoi pacchi di Natale.

Con una piccola offerta libera si potrà dare un contributo per garantire ai minori disabili in Camerun, istruzione, supporto nutrizionale e cure mediche.

In Camerun ricevere le giuste cure o andare a scuola non sono diritti primari ma lussi inaccessibili. Qui, il 23% delle persone che hanno dai 2 ai 9 anni vive con almeno un tipo di disabilità insorta, nel 65%, a causa di malattie come polio, malaria, lebbra, morbillo. Mali che, quando non uccidono, lasciano in eredità alle piccole vittime questa pesante condizione.

La tua attività diventerà un aiuto concreto per tanti bambini che avranno la speranza di un futuro migliore! Il tuo gesto d’amore, si rasformerà in cure, assistenza e istruzione per centinaia di bambini disabili in Camerun. Il dono più bello che i nostri bambini possano ricevere!

Scarica la lista dei punti vendita in cui saremo presenti per tutto il periodo Natalizio e vieni a conoscere i nostri volontari!

L’ESPERIENZA DEL TERREMOTO VISSUTA CON UN BAMBINO DISABILE

In questo articolo di Redattore Sociale Gabriella, mamma di Benedetta, una bambina autistica, racconta quanto sia “sconvolgente” l’esperienza del terremoto vissuta da una persona con disabilità.

“Venti secondi di discesa all’inferno, incapace di fare anche solo un passo per avvicinarmi a lei e abbracciarla. Benedetta era terrorizzata e urlava, irrigidita sulla sedia. Volevo prenderla per metterci sotto l’architrave della porta, ma tutto ballava così forte che ogni tentativo è stato inutile”. Inoltre la mamma aggiunge: “scappare è più facile dirlo che farlo con una persona autistica bloccata dalla paura. Non si muove, è sotto choc, il suo peso si triplica, non ha punti di riferimento, sembra non riconoscere ciò che la circonda, ti guarda con gli occhi sbarrati”.

Questa testimonianza ci ricorda che tra gli oltre 25.000 sfollati colpiti dalle scosse di terremoto che nell’ultimo mese hanno ripetutamente fatto tremare il centro Italia, le persone con disabilità sono le più vulnerabili. La loro prima difficoltà risiede nel riuscire a mettersi in salvo, ma successivamente gli ostacoli da superare sono molteplici, tra cui il reperimento di beni di prima necessità, l’accesso agli aiuti e rifugi, la perdita o danneggiamento dei propri dispositivi di assistenza ed infine il peggioramento di patologie causate dal trauma emotivo. La mamma di Benedetta infatti conclude spiegando come “un evento così pauroso rimane nei loro ricordi per mesi, anni, diventando l’ennesima stereotipia verbale che dobbiamo affrontare e che si somma a tutte le altre”.
Durante queste emergenze, inoltre, può aumentare il numero delle persone che sperimentano una nuova disabilità fisica o psicologica, sia di breve che di lungo periodo.

Per questi motivi Dokita ha attivato una raccolta fondi da destinare all’accoglienza e all’assistenza delle persone con disabilità attraverso strutture e professionisti specializzati nelle aree maggiormente colpite dal terremoto. Per sostenere altre persone che hanno vissuto la stessa tragedia di Benedetta e per dare il tuo contributo visita la nostra pagina dedicata all’emergenza terremoto.