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IL CONTESTO

Sangmélima, capoluogo del distretto di Dja e Lobo, si trova nella provincia sud del Camerun. In questo distretto la mancanza di un’adeguata attività agricola, dovuta alla carenza di conoscenza specialistiche e di tecnologia, il basso reddito mensile ed il forte tasso di disoccupazione, specialmente femminile, determinano l’impossibilità per gran parte della popolazione di accedere a beni e servizi primari.

Dokita opera in Camerun dal 1980 con progetti in formazione sanitaria, alfabetizzazione, sviluppo rurale, riabilitazione fisica e sociale di persone con disabilità e tutela di minoranze etniche. Collabora con la Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione della Carità da oltre 10 anni con progetti di assistenza per bambini ed adulti con disabilità presso diversi certi di accoglienza locali. Uno di questi, il Foyer de L’Espérance, ospita le attività previste dal progetto, disponendo di diversi laboratori ed avendo già esperienza da alcuni anni nello svolgimento di attività formative.

IL PROGETTO

Il progetto vuole affrontare il problema della forte disuguaglianza di genere nelle opportunità formative e lavorative e la conseguente dipendenza economica e socio-culturale delle donne, sopperendo all’assenza di strutture per la formazione professionale a costi accessibili e di opportunità di avviare un’attività produttiva.

Il progetto propone dei corsi di formazione professionale in sartoria per 15 giovani donne non occupate o ragazze-madri ed il conseguente avvio di attività produttive di abiti e tessuti richiesti dal mercato locale.

La durata di ogni singolo corso è di 4 mesi ed è suddiviso in 6 moduli formativi: disegno, taglio, cucito, ricamo, tintura e nozioni di microimpresa. A partire dal terzo mese di formazione, le partecipanti potranno usufruire del laboratorio di sartoria durante le ore pomeridiane per l’avvio della produzione dei primi abiti e tessuti da commercializzare. L’ultimo modulo ha l’obiettivo di migliorare le capacità organizzative ed economiche delle donne coinvolte, dando loro la possibilità di avere adeguate competenze per intraprendere un’attività economica in modo autonomo alla fine del corso.

L’intero svolgimento delle attività formative viene seguito da un formatore esperto ed un tutor, i quali introdurranno le giovani sarti nella creazione di una microimpresa cooperativa di sarte, la quale realizzerà i prodotti tessili di consumo e uso comune per la vendita sul mercato locale. Attraverso la vendita dei prodotti tessili sarà garantita la sostenibilità ed autosufficienza dei laboratori ed la retribuzione delle corsiste.

Beneficiari nel 2017: Principali finanziatori nel 2017:
> 15 giovani donne > Caritas Italia – Ufficio Microprogetti

> Sostenitori Privati

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