IL CONTESTO Il progetto ha luogo in Bolivia nella città di Santa Cruz de la Sierra, nel quartiere Las Pampitas. ...
25.00% funded
In ProgressGoal: €20.000,00
IL CONTESTO Pojuca è un municipio nello stato di Bahia, situato a circa 70 km dalla capitale Salvador de Bahia. È uno dei ...
20.00% funded
In ProgressGoal: €5.000,00

IL CONTESTO Sangmélima, capoluogo del distretto di Dja e Lobo, si trova nella provincia sud del Camerun. In questo ...
20.00% funded
In ProgressGoal: €5.000,00
Projects by region.
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Dokita in Italia: avviato il progetto "Get AP! Strategie per una cittadinanza globale dell’Agro Pontino"
Continua l’impegno, di Dokita in Italia, nello specifico nel territorio dell’Agro Pontino a favore delle fasce più svantaggiate della popolazione, attraverso il progetto “Get Ap! Strategie per una cittadinanza globale dell’ Agro Pontino”, promosso dall’ AICS - Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo all’interno del “Bando per la selezione di iniziative di sensibilizzazione ed educazione alla cittadinanza globale proposte da organizzazioni della società civile e soggetti senza finalità di lucro-dotazione finanziaria 2018”.
Dokita, insieme ad altre associazioni presenti sul territorio come CeSPI, Tempi Moderni, Gruppo Umana Solidarietà (GUS), Associazione Progetto Diritti Onlus e Caritas Diocesana di Latina-Terracina-Sezze-Priverno e Articolo Ventiquattro, ha deciso di partecipare a questo bando presentato il progetto Get Ap! per contribuire a contrastare il forte aumento dei fenomeni di discriminazione nel territorio.
Il territorio dell’Agro Pontino e del Sud Pontino, periferia rurale meridionale della regione Lazio, difatti si caratterizza per un crescente tasso di discriminazione rilevabile nella quasi totale assenza di servizi specifici dedicati alla crescente popolazione migrante; nei diffusi fenomeni di gestione illegale delle migrazioni e nella escalation di episodi di razzismo. La provincia di Latina è la seconda nel Lazio per numero di stranieri residenti (52.642 unità pari al 9,1% della popolazione) e negli ultimi tre anni il numero dei richiedenti asilo è aumentato. Nonostante la situazione nel territorio non sono presenti servizi pubblici informativi e di orientamento per gli immigrati, anzi si sta diffondendo lo sfruttamento lavorativo e il caporalato, la gestione illegale del fenomeno migratorio per quanto riguarda l’accoglienza, i maltrattamenti e abusi, e il dato più allarmante è l’aumento degli episodi di razzismo (+400% rispetto al 2017, cfr. Cronache di ordinario razzismo) commessi dai giovani.
Dokita è presente in questo territorio dal 2017 con attività e progetti volti alle fasce più vulnerabili della popolazione per favorire la loro l’inclusione sociale e la tutela dei loro diritti. Nello specifico Dokita sta portato avanti progetti a favore di ragazzi disabili favorendo così la loro inclusione socio sociale; da anni inoltre è attivo uno Sportello Legale che offre agli immigrati assistenza e tutela legale e dei corsi di formazione per facilitare la loro inclusione alla vita socio economica del territorio.
Secondo Dokita i modi per contrastare questo fenomeno, promuovere le opportunità di partecipazione alla vita sociale e favorire un cambiamento culturale è, da una parte, aumentare le occasioni di approfondimento e scambio interculturale partendo soprattutto dalle scuole per dare maggiori strumenti di comprensione delle dinamiche di sviluppo globale, dall’altra consolidare, mettere in rete le organizzazioni egli enti della società e rafforzare i servizi per promuovere strategie di sviluppo del territorio e iniziative di cooperazione.
Attraverso questo progetto Dokita e le altre associazioni partner hanno previsto di:
- coinvolgere i giovani delle scuole superiori di II grado di Latina, Sabaudia, Terracina, Fondi e Formia, in percorsi di formativi e di sensibilizzazione;
- Rafforzare i servizi locali di informazione, di tutela socio legale e di potenziamento associativo in favore dei migranti

Cittadini del mondo e cittadinanza italiana
In questo articolo vi proponiamo un approfondimento su un tema molto dibattuto dai media italiani negli ultimi mesi: parliamo della proposta di legge sul cosiddetto ius soli, ossia quel complesso di norme che regola l’acquisizione della cittadinanza italiana per chi nasce in Italia.
Come è facile comprendere parliamo di un argomento che divide radicalmente l’opinione pubblica e che spesso viene trattato, ci permettiamo di dire, con troppa superficialità e senza una conoscenza completa ed approfondita della questione. Perciò, nelle righe che seguono, grazie all’aiuto dell'Avv. Elio Zappone, cercheremo di chiarire i diversi aspetti dello ius soli affinchè voi sostenitori e lettori possiate farvi un’opinione più consapevole ed informata.
Difatti i risvolti giuridici sul tema dell’acquisizione della cittadinanza italiana sono molto complessi. Partiamo con il dire che il nostro sistema già prevede diversi meccanismi di acquisizione della cittadinanza italiana. Vedremo a seguire quali sono e cosa avrebbe cambiato il DDL n. 2092, approvato dalla Camera dei Deputati, qualora fosse stato approvato anche al Senato. Secondo le norme in vigore oggi la cittadinanza italiana si acquista in modo automatico oppure attraverso un atto volontario.
I casi di acquisizione automatica della cittadinanza sono i seguenti:
- per filiazione. Se si è figli di padre o madre già cittadini italiani (cd. ius sanguinis);
- per adozione. Quando un minore straniero viene adottato da un cittadino italiano;
- per nascita in territorio italiano da genitori ignoti o apolidi.
- matrimonio con cittadino italiano, ma solo in presenza di determinate condizioni (es. 2 anni di convivenza e residenza legale in Italia successivi al matrimonio);
- naturalizzazione (residenza legale in Italia per 4 anni in caso di comunitari e per 10 anni in caso di extracomunitari, con un determinato reddito minimo e in assenza di pericolosità);
- nascita in territorio italiano da genitori stranieri se, al compimento del 18° anno, si dimostra di aver risieduto legalmente e ininterrottamente in Italia fin dalla nascita.
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