COSA FACCIAMO
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BRASILE

Dokita opera in Brasile dal 1991 nella città di Foz do Iguaçucon diversi interventi di carattere socio-sanitario rivolti ai minori ed alle loro famiglie, erogati principalmente nella favela Morenitas (a ridosso del quartiere Porto Meira).

Nel 1992 è stato realizzato un progetto che prevedeva la costruzione e l’attivazione del Poliambulatorio di diagnostica di base SCNSA, che è arrivato ad erogare fino a 250 prestazioni al giorno. All’interno del Poliambulatorio sono state avviate attività di diversa natura: un corso di formazione professionale per 40 infermieri, iniziative di formazione per il personale sanitario, promozione di diversi progetti rivolti in particolare alle donne nell’ambito dell’educazione alla salute, informazione nutrizionale, pianificazione familiare e prevenzione dell’abbandono e della devianza minorile.

Inoltre nel 1993 Dokita ha dato vita alla scuola materna Pré-EscolaMae-Maria, che attualmente segue circa 200 bambini.

A partire dal 2000, grazie al finanziamento dell’Ambasciata Italiana del Brasile, è stato costituito il Centro CAIA - Centro de Atençăo Integralao Adolescente, specializzato nell’offerta di assistenza integrale per lo sviluppo degli adolescenti e la riduzione di squilibri individuali e sociali.

Dal 2002 al 2004, grazie al finanziamento dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), Il CAIA è stato ulteriormente potenziato tramite l’attivazione di un programma biennale di attenzione integrata ai bambini e adolescenti in situazione di sfruttamento sessuale alla frontiera tra Paraguai e Brasile.

Infine nel 2017 è stato avviato il progetto “Donne Artigiane-Imprenditrici di Pojuca” volto a favorire la micro-imprenditorialità di 20 giovani donne in condizioni di disagio socio-economico o vittime di violenze. Il percorso prevede un corso di formazione in sartoria, imprenditorialità e gestione amministrativa delle vendite.

La Repubblica Federale del Brasile si contraddistingue per la sua grandezza (fisica, climatica, ambientale e di popolazione) e per la relatività della sua condizione: il Paese, infatti, è considerato in via di sviluppo per quanto riguarda lo sviluppo demografico, l’esportazione di prodotti, i rapporti commerciali con gli altri Paesi; è considerato, invece, moderno e post-industrializzato per l’architettura e lo sviluppo delle telecomunicazioni e della tecnologia. Nell’ultimo secolo, la migliore qualità delle relazioni tra le regioni ha permesso al Paese di crescere in maniera unitaria.

Il Brasile ha molti aspetti in comune con gli altri Paesi dell’America Latina, anche se conserva alcune caratteristiche proprie come la lingua (portoghese). Dopo aver raggiunto l’indipendenza nel 1822, il Paese ha visto l’alternarsi di fasi democratiche e regimi dittatoriali a causa degli aspri conflitti interni, delle ricorrenti situazioni di difficoltà economica e anche delle grandissime differenze tra i vari strati della popolazione.

Il Presidente Luiz Inácio Lula da Silva, che si è affermato con le elezioni presidenziali del 2002-2003, ha rappresentato una svolta per il Paese a livello di giustizia sociale e di ripresa economica. Tuttavia, il nuovo piano economico ha bloccato la rivoluzione dei rapporti sociali e ha fatto esplodere di nuovo il disagio e la protesta. Per risolvere i problemi diffusi della denutrizione e della povertà assoluta di alcune fasce di popolazione, sono stati varati due programmi, denominati: Fame Zero, con il motto di “tre pasti al giorno per tutti”, e Bolsa Familia, per garantire una rendita minima ai bisognosi.

Il Brasile fa parte del raggruppamento non ufficiale denominato BRICS, che comprende i cinque Paesi emergenti a maggiore crescita economica, ossia: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica.Il Brasile gode di una cultura molto ricca, influenzata in larga parte dai colonizzatori portoghesi durante l’era coloniale, con la lingua portoghese, la religione cattolica e le principali tradizioni. Questi aspetti sono stati poi influenzati dagli indigeni e dagli schiavi africani, che li hanno arricchiti con elementi della propria cultura, riguardanti ad esempio la musica e la cucina.

Il sistema sanitario pubblico non è sufficiente a soddisfare i bisogni della popolazione; spesso si utilizzano le assicurazioni sanitarie private, con un contratto denominato Plano de Saúde. Solo chi può permettersi di pagare quest’ultimo sarà in grado, all’occorrenza, di ricorrere a strutture sanitarie private.

Il sistema scolastico è gestito dal governo federale, dai governi statali e dai comuni. L’analfabetismo più alto si registra a nord-est del Paese, con quasi il 20%.Il Brasile è attualmente la sesta potenza economica mondiale, dopo Stati Uniti, Cina, Giappone,
Germania e Francia, avendo superato Italia e Gran Bretagna negli ultimi anni.

Ambiti di intervento