EMERGENCY

Ogni anno, nel mondo, la vita di milioni di persone è messa in pericolo da conflitti armati, disastri naturali o epidemie sanitarie. Intere popolazioni, sono costrette ad abbandonare le proprie case, i loro beni e affetti. In questi contesti di emergenza, le persone colpite, vengono private dell’accesso ai beni essenziali, come l’acqua e la salute, e ciò può portare, anche nel breve periodo, all’insorgenza di malattie o carestie, che possono ulteriormente aggravare la situazione.

All’interno di un’emergenza umanitaria, sono i villaggi e le comunità più povere (e tra di essi le donne e i bambini), quelle che subiscono i danni maggiori. In questi contesti, spesso non si possiedono le infrastrutture e le risorse necessarie per far fronte, efficacemente, all’emergenza; per tale motivo si necessita di un intervento esterno.

La risposta alle emergenze, che avviene in maniera rapida ed efficace, ha lo scopo di prestare soccorso alle popolazioni colpite, salvando il maggior numero di vite possibili; si cerca di ridurre al minimo la sofferenza delle persone, non tralasciando i loro bisogni di base, la preservazione della loro dignità umana e dei loro diritti umani fondamentali.

A differenza di un progetto di cooperazione allo sviluppo, la risposta all’emergenza, è caratterizzata da una maggiore flessibilità e adattabilità ai diversi contesti. Può coprire molte attività e settori d’intervento, che si devono necessariamente differenziare, in base ai bisogni delle popolazioni colpite. I settori d’intervento sono vari: sicurezza alimentare, sostegno all’agricoltura, l’accesso all’acqua e ai servizi sanitari, la protezione dei rifugiati o degli sfollati, la promozione della condizione femminile, la tutela dei gruppi vulnerabili, l’istruzione, la prevenzione e la riduzione del rischio di catastrofi.

Dokita Onlus, dopo le prime fasi di risposta all’emergenza mirati a salvare vite umane, opera nelle emergenze con una visione a lungo termine, incoraggiando la ricostruzione sia economica che sociale delle popolazioni colpite, apportando, non solo un aiuto umanitario, ma intervenendo sulle cause che hanno determinato la catastrofe o il conflitto.

Lo scopo è quello di rafforzare le capacità delle popolazioni di far fronte, con proprie risorse, agli impatti derivanti dalle crisi, ponendo le basi per un rapido ritorno a una situazione di normalità. Ciò può essere realizzabile soltanto collegando l’intervento di emergenza, a processi di sviluppo locale auto sostenibile.

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