Urgenza Maternità

Ogni giorno in Congo mamme e neonati muoiono durante il parto, tra terribili sofferenze. Aiutaci a salvare le loro vite!

Da circa vent’anni la regione dei grandi laghi, nell’Africa centro-orientale, vive in uno stato di guerra, che a partire dal 2008 si è acuita nella zona orientale del Kivu. A combattersi, tanto per motivazioni politiche che economiche, sono da una parte le truppe dell’esercito regolare, dall’altra le milizie non governative e quelle filorwandesi e ugandesi.

Un aspetto fondamentale di questa guerra sono i massacri dei civili con violenze di massa nei confronti di donne e bambini. Non si tratta solo di episodi occasionali, ma di violenze sistematiche, che hanno il risultato di distruggere i legami sociali delle comunità di cui purtroppo sono artefici sia le milizie ribelli che i soldati stessi dell’esercito regolare (secondo rapporti Onu). Questo grave problema si somma al fenomeno dell’ondata di profughi, che si sono riversate in Congo e in Ruanda.

In questa situazione di emergenza umanitaria senza pari, negli ultimi due anni Dokita ha di nuovo rafforzato il proprio sostegno alle opere della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione in Congo: l’orfanotrofio P. Monti e il Centro Ospedaliero Ngondo Maria.

Potrà sembrare impossibile che ancora oggi si possa morire di parto. Eppure accade a migliaia di donne del Congo che partoriscono in casa, senza un aiuto medico, oppure si recano in ospedale solo quando la situazione è disperata.

Basterebbero semplici visite durante la gravidanza, l’assistenza di un’ostetrica al parto e le pratiche di igiene che ogni ospedale garantisce, per salvare la vita alle mamme e ai loro bambini. Ma nell’estrema povertà, anche quello che a noi sembra normale diventa un lusso. La sanità in Congo purtroppo è accessibile a pochi, sia per la carenza di ospedali e personale, sia per i costi di visite ed esami che pochissime famiglie possono permettersi di pagare.

Ma la morte di una mamma è una vera tragedia. Significa non solo la perdita di una preziosa vita, ma la distruzione di intere famiglie. Per questo il reparto maternità del nostro ospedale “Ngondo Maria” è così importante.

L’ospedale, nato nel 2006, è un punto di riferimento per le donne di Makala, uno dei quartieri più poveri e popolati della capitale Kinshasa. Ora ci troviamo ad affrontare una vera emergenza: il reparto maternità rischia di chiudere, perché non è più sicuro! Le forti piogge tropicali hanno danneggiato il tetto e i muri, al punto che la sala maternità e la sala degenti sono inutilizzabili. Il frigorifero dove conserviamo medicinali e sangue per le trasfusioni non funziona più. Dobbiamo comprarne uno nuovo al più presto, altrimenti saremo costretti a buttare via medicine indispensabili per la vita. Dona ora !

Contribuisci subito e potrai consentirci di continuare a fornire visite e cure gratuite alle mamme in gravidanza e a garantire una degna degenza in ospedale a tutte le donne.

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