UNA BIBLIOTECA PER LA SCUOLA PRIMARIA “FOUA 2”
IL CONTESTO
La comunità rurale di Nguéniène è situata a circa 100 km a sud di Dakar e raggruppa 25 villaggi. La maggioranza della popolazione, composta da circa 35.000 persone, vive di agricoltura e di pastorizia. Solo una piccola parte dei lavoratori si sposta quotidianamente verso la costa, per lavorare a giornata come pescatori, muratori o come colf.
Dal 1996, con la legge di decentralizzazione, la comunità di Nguéniène ha assunto la responsabilità della gestione delle scuole primarie. La devoluzione delle competenze non è stata però accompagnata da un trasferimento sufficiente di risorse economiche, e da ciò deriva la precarietà delle scuole locali. In questa area esistono attualmente 24 scuole primarie, di cui 11 a ciclo completo (che comprendono 6 classi) e 13 a ciclo incompleto (con meno di 6 classi).
La scuola pubblica primaria Foua 2 è nata come una piccola scuola elementare in un recinto con tetto di paglia, una lavagna, pochi banchi e qualche gesso. Oggi la scuola ospita circa 240 bambini, abitanti dei diversi villaggi distribuiti nella comunità. Gli alunni sono divisi in 5 aule e assistiti da 5 insegnanti che lavorano per 6 classi, ognuna delle quali composta da circa 40/60 alunni. La scuola è anche provvista di un pozzo, un locale per stoccare il cibo e preparare i pasti e due servizi igienici.
IL PROGETTO
Dokita, con la partecipazione di Caritas Italia, ha avviato un progetto che mira alla realizzazione di una biblioteca all’interno della scuola di Nguéniène, necessità espressa dagli insegnanti della scuola stessa, con i quali è stato deciso di attrezzare una delle aule, la più spaziosa, con una ampia libreria nella quale conservare libri di lettura per ragazzi ed il materiale didattico comune. I bambini avranno così la possibilità di avvicinarsi alla lettura ed allargare le proprie conoscenze.
Oltre alla costruzione e al rifornimento della biblioteca, il progetto prevede anche la formazione dei 5 insegnanti sulla corretta gestione della stessa e l’organizzazione di un servizio di prestito dei libri per bambini.
Il progetto si inserisce in un più ampio intervento di Dokita a favore di questa scuola, già intrapreso attraverso un supporto nutrizionale che prevede la distribuzione di un pasto quotidiano agli alunni della scuola per tutta la durata dell’anno scolastico. Si prevede inoltre di realizzare un muro di cinta che permetterà di allontanare animali domestici e selvatici dal cortile, di un pozzo più profondo di quello attuale con una capacità di ricarica migliore, specialmente per affrontare la stagione secca.
Beneficiari nel 2017: | Principali finanziatori nel 2017: |
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> 240 bambini tra i 6 e i 12 anni | > Caritas Italia
> Sostenitori Privati |
Centro Foyer Père Monti, Ebolowa, Camerun
Dal 1984 Dokita Onlus è presente a Ebolowa con il Centro “Foyer Père Monti” che si occupa di minori con disabilità nelle funzioni della voce, uditive, visive e dell’apparato motorio. I minori ospitati presso il centro hanno un’età compresa fra i 4 e 17 anni. Il centro conta 80 iscritti, 73 con disabilità uditiva (91%) e 7 con disabilità motoria (9%). L’obiettivo di questo progetto è di favorire l’integrazione socio-economica dei minori con disabilità uditiva e motoria, attraverso servizi educativi e riabilitativi specializzati.
Oltre ad essere dotato di un centro audiometrico e di una sala di riabilitazione fisioterapica, Il Foyer Père Monti gestisce una scuola con insegnanti specializzati nell’insegnamento a persone diversamente abili. Il Centro offre inoltre un servizio residenziale per l’intera durata dell’anno scolastico (9 mesi).
Le attività quotidiane sono gestite da un amministratore (Frate), supportato da un team di 11 operatori (1 direttore, 7 insegnanti specializzati, 1 cuoca, 1 operatrice pulizie e 1 guardiano/assistente notturno), inoltre, il centro stipula, secondo le necessità, dei contratti annuali di collaborazione con dei formatori professionali. L’accoglienza residenziale comprende la colazione e la pulizia personale, l’attività scolastica, il pranzo, l’attività di recupero scolastico, la formazione professionale, la pulizia dei propri abiti e della biancheria personale, l’aiuto alla cura e alla gestione del centro, proporzionalmente all’età. Il fine settimana è dedicato ad attività ricreative (visione di film e cartoni animati, organizzazione di feste e festività, attività teatrali e ludico-sportive), nonché la visita dei parenti. La scuola comprende 4 livelli, dalla scuola materna a al Corso Medio II.
Il centro è impegnato anche in attività di coinvolgimento delle autorità locali e della popolazione locale con attività di sensibilizzazione, al fine di tenere la comunità intera aggiornata sullo svolgimento dei lavori e sulle nuove possibilità di accoglienza del centro. Oltre ai beneficiari diretti che sono i minori accolti nel Centro, il progetto ha come beneficiari indiretti anche le loro famiglie, che vedono aumentate le capacità e le opportunità di integrazione sociale dei loro figli, e le autorità locali e i servizi sociali, che beneficiano del servizio erogato in un contesto di scarse risorse e opportunità sanitarie ed educative.
Beneficiari nel 2016: | Principali finanziatori nel 2016: |
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>80 bambini/ragazzi con disabilità > Famiglie dei bambini accolti nel Centro
> Autorità locali e servizi sociali |
> Sostenitori Privati
> Missionari della CFIC (Figli dell’Immacolata concezione) |
IL CONTESTO
La situazione degli adolescenti in conflitto con la giustizia è un fenomeno problematico in un tutte le regione del centroamerica, specialmente nella zona denominata “triangolo del nord” che comprende Guatemala, Honduras e El Salvador. Esistono più di 900 bande attive ogni giorno in centroamerica, con una stima di 70.000 membri, la maggioranza dei quali si trova in Honduras (36.000 membri), Guatemala (14.000 memebri) e El Salvador (10.500 memebri).
L’Honduras è il paese con il più alto tasso di omicidi pro capite del mondo, molti dei quali perpertrati da minori: nonostante non sia in corso una vera guerra, si verifica una morte violenta ogni 74 minuti. Questo dato riflette la situazione precaria che vivono molti bambini e adolescienti in Honduras. Molte indagini parlano di più di ventimila bambini di strada, dediti alla droga, alla prostituzione e a mendicare per mangiare, troppo spesso non tutelati da quegli organi che dovrebbero prendersi cura del loro benessere.
La violenza in Honduras nasce da una forte disuguaglianza economica e sociale: disgregrazione familiare, limitato acesso alle opportunità educative e professionali nelle aree marginali , limitata formazione professionale, debolezza della presenza dello Stato e repressione violenta da parte delle autorità, disuguaglianza nella redistribuzione della ricchezza.
La problematica dei gruppi criminali giovanili in Honduras è maggiormente complessa nei grandi centri urbani, come Tegucigalpa, San Pedro Sula y La Ceiba, dove le bande sono in fase di espansione soprattutto nei quartieri più poveri. La difficile situazione economica e sociale dei quartieri periferici, spinge molti giovani ad entrare a far parte di bande criminali, vedendola come unica prospettiva di sopravvivenza, sia economica che sociale.
IL PROGETTO
Il progetto “Minori Giustizia” ha come obiettivo principale il contrasto della criminalità giovanile e la tutela dei diritti degli adolescenti in Honduras.
Il progetto vuole promuovere percorsi di pena alternativi al carcere per minori in conflitto con la legge, migliorare il sistema della detenzione preventiva e incrementare le opportunità di riabilitazione dei giovani per un loro corretto reinserimento all’interno della società.
Il progetto riflette la necessità di un cambiamento radicale dell’approccio alla lotta e prevenzione della violenza in ambito giovanile. Si vuole, sopratutto per i minori responsabili dei delitti socialmente meno pericolosi, spostare il focus dalle misure detentive e dai concetti di punizione e isolamento, a quelli di giustizia riabilitativa e di reintegrazione.
In questo ambito in collaborazione con RE.TE ONG, verrà realizzata una mappatura ricognitiva delle istituzioni e strutture che lavorano nel settore della prevenzione in Honduras, in modo da favorire l’affidamento dei minori in conflitto con la legge a programmi di reinserimento sociale sul territorio.
Inoltre, verrà promossa la formazione tecnica e professionale dei giovani in disagio socio economico di alcune delle zone più vulnerabili del Paese per facilitarne l’ingresso nel mondo del lavoro e ridurne la vulnerabilità sociale ed economica nonché il rischio che possano essere reclutati dalle gang criminali giovanili, molto diffuse in Honduras.
Beneficiari nel 2017: | Principali finanziatori nel 2017: |
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> Sistema di Giustizia
> Sistema Penitenziario Nazionale > Persone private della libertà > Gruppi vulnerabili |
> Fondazione Prosolidar |
CONTESTO
La situazione degli adolescenti in conflitto con la giustizia è un fenomeno altamente problematico in un tutte le regione del centroamerica, specialmente nella zona denominata “triangolo del nord”: Guatemala, Honduras e El Salvador.
Come dimostrato dallo studio “Crimen y Violencia en Centroamérica – Un Desafío para el Desarrollo” (BID, 2011) esistono più di 900 bande attive ogni giorni in centroamerica, con una stima di 70.000 membri, la maggioranza dei quali si trova in Honduras (36.000 membri), Guatemala (14.000 memebri) e El Salvador (10.500 memebri).
La violenza in Honduras nasce da una forte disuguaglianza economica e sociale: disgregrazione familiare, limitato acesso alle opportunità educative e professionali nelle areee urbane marginali e rurali, limitata formazione professionale e tecnica che promuove opportunità di lavoro dignitose, debolezza della presenza dello Stato e repressione violenta da parte delle autorità con stigmatizzazione negativa dei giovani in condizioni particolari, disuguaglianza nella redistribuzione della ricchezza.
La problematica dei gruppi criminali giovanili in Honduras è maggiormente complessa nei grandi centri urbani, come Tegucigalpa, San Pedro Sula y La Ceiba, dove le bande sono in fase di espansione soprattutto nei quartieri più poveri. La difficile situazione economica e sociale in questi quartieri spinge molti giovani ad entrare a far parte di bande criminali, vedendola come una prospettiva futura di sopravvivenza, sia economica che sociale.
IL PROGETTO
Il progetto “Giovani e Giustizia” ha come obiettivo principale il rafforzamento del sistema di giustizia penale giovanile in Honduras, El Salvador e Guatemala, finalizzato alla tutela dei diritti degli adolescenti in conflitto con la giustizia e l’attuazione di misure alternative alla detenzione.
L’Istituto Italo Latino Americano (IILA), in collaborazione con la Cooperazione Italiana in El Salvador, Guatemala e Honduras, RE.TE ONG e Dokita, ha realizzato una mappatura di identificazione delle organizzazioni pubbliche e private presenti sul territorio che lavorano per la prevenzione della violenza minorile. Questa mappatura vuole essere uno strumento utile per gli operatori della giustizia per promuovere azioni e programmi alternativi alla detenzione e di riabilitiazione e reinserimento nella società.
IL CONTESTO
Foua è un piccolo villaggio situato in una zona rurale del comune di Ngueniene, a 20 km a est di Joal. La maggioranza della popolazione del comune vive prevalentemente di agricoltura di sussistenza. Solo una piccola parte dei lavoratori si sposta quotidianamente, in calessi, verso la costa, per lavorare a giornata come pescatori, muratori o come colf.
La pianura semi-arida e il clima particolarmente duro, fanno si che la coltivazione sia possibile solo durante la stagione umida, che dura circa 4 mesi l’anno. Ciò comporta gravi difficoltà per gli abitanti, che difficilmente riescono ad avere una dieta varia e bilanciata. Le conseguenze più dannose sono riscontrabili tra l’infanzia con un’alta incidenza di malnutrizione prodotta dalla monotonia alimentare.
Una altro grave problema è quello dell’istruzione primaria. La scuola pubblica di Foua, accoglie i bambini e le bambine di vari villaggi limitrofi, alcuni dei quali fanno vari chilometri a piedi per giungervi. Purtroppo, i tassi d’iscrizione sono molto bassi e l’abbandono scolastico frequente, soprattutto tra le bambine. Le famiglie danno la priorità ai lavori domestici, che le bambine devono svolgere quotidianamente, piuttosto che alla loro istruzione.
Nel 2015 la scuola pubblica di Foua, è stata privata della sovvenzione del Programma Alimentare Mondiale, trasferito dal Governo nella regione di Casamance, per rispondere ad un’emergenza derivata dal conflitto armato per l’indipendeza della Regione. Andare regolarmente a scuola digiuni fa si che i bambini non abbiano l’energia sufficiente per concentrarsi e partecipare alle lezioni. Questo sta provocando un abbassamento del rendimento scolastico degli alunni, assenze, malattie e abbandono scolastico.
I bambini contano molto su quel pasto, principale fonte di nutrimento della giornata. Ricevendo pasti gratuiti a scuola, i bambini hanno a disposizione il cibo di cui hanno bisogno per concentrarsi sulle lezioni.
Il pranzo della mensa scolastica, è uno straordinario incentivo per le famiglie, che saranno maggiormente incoraggiate a mandare i loro figli in classe, favorendo soprattutto la scolarizzazione delle bambine. Inoltre, in questo modo i bambini frequentano la scuola, il che li aiuterà a sfuggire alla povertà e alla fame.
IL PROGETTO
Venuta a conoscenza di tale problematica, Dokita ha deciso di portare avanti un progetto di supporto nutrizionale con l’obbiettivo di fornire un pasto quotidiano ai bambini della scuola elementare pubblica di Foua, per tutta la durata dell’anno scolastico.
La scuola è già provvista di una cucina e una dispensa di stoccaggio per gli alimenti e di tutte le attrezzature necessarie alla distribuzione del cibo. Il progetto si fa carico di fornire gli alimenti quali riso, olio, pesce, sale, verdure, ecc. I pasti vengono preparati dalle mamme dei bambini, o dalle donne della famiglia, che si organizzano per la preparazione del cibo a turno.
I primi anni di vita di un bambino sono fondamentali per quanto riguarda la nutrizione. Un bambino raddoppia la sua altezza tra i 2 e i 12 anni di età e una corretta alimentazione è assolutamente essenziale per la salute e il benessere futuri.
I programmi di alimentazione nelle scuole svolgono un ruolo importante nella lotta alla malnutrizione.
Beneficiari nel 2016: | Principali finanziatori nel 2016: |
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> 240 bambini tra i 6 e i 12 anni | > Sostenitori Privati |
Dokita è presente dal 1991 nella città di Foz do Iguacu con diverse attività socio-sanitarie, rivolte ai minori e alle loro famiglie. In particolare, un progetto co-finanziato dal Ministero degli Affari Esteri Italiano e indirizzato al reintegro sociale di ragazzi provenienti dalla favela Morenitas (a ridosso del quartiere Porto Meira), ha portato alla realizzazione di un centro di formazione professionale, denominato Centro di Attenzione Integrale all’Adolescente (CAIA). Il Centro ospita 800 ragazzi e sostiene una scuola materna e un grande poliambulatorio al servizio della popolazione della favela.
Un secondo progetto è stato realizzato nel 1992, con la costruzione e l’attivazione del Poliambulatorio SCNSA, che svolge attività di diagnostica di base, arrivando a erogare fino a 250 prestazioni al giorno. Nell’ambito delle attività del Poliambulatorio vanno segnalati: un corso di formazione professionale per 40 infermieri, iniziative di formazione del personale sanitario, promozione di progetti, rivolti in particolare alle donne, riguardo l’educazione alla salute, l’informazione nutrizionale, la pianificazione familiare, nonché la prevenzione dell’abbandono e della devianza minorile.
Infine, nel 1993 Dokita e la SCNSA hanno dato vita a una scuola materna, la Pré-Escola Mae-Maria, che attualmente segue circa 200 bambini.
Dal 2002 al 2004, grazie al finanziamento dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), si è svolto un programma biennale di attenzione integrata, rivolto a bambini e adolescenti in situazione di sfruttamento sessuale alla frontiera tra Paraguay e Brasile.
Beneficiari nel 2016: | Principali finanziatori: |
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> 800 ragazzi | > MAE – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale |
SOS NIÑOS, AIUTIAMO I BAMBINI DEL PERÙ A CRESCERE SANI
IL CONTESTO
In Perù Dokita è presente in una realtà molto particolare: la valle di Santa Eulalia, che si estende per circa 50 km e comprende una ventina di villaggi sparsi tra le montagne circostanti che raggiungono i 4500 metri di altitudine. I ventidue villaggi della valle non sono dotati tutti di strutture scolastiche e, spesso, alcuni di essi condividono una scuola che di regola si trova fuori dal centro abitato in un punto strategico. Alla difficile accessibilità per via delle lunghe distanze si somma il problema linguistico. Infatti, la popolazione della valle è di origine india e tutt’ora usa il dialetto guaranì per comunicare.
IL PROGETTO
Dokita da anni porta avanti un programma di sostegno all’infanzia che comprende diversi progetti finalizzati ad assicurare il diritto all’istruzione e l’accesso ad un’alimentazione sana per i bambini della Valle di Santa Eulalia. I bambini assistiti ricevono un sostegno integrale che include:
- La distribuzione di materiale scolastico;
- Azioni di sostegno allo studio e recupero scolastico;
- Messa a disposizione di abiti e cibo.
L’ultimo punto costituisce un elemento indispensabile del programma. Infatti, il supporto nutrizionale è fondamentale per promuovere lo studio fra i bambini e favorire la frequenza scolastica. Non solo, la distribuzione dei pasti fa sì che i bambini siano maggiormente motivati a frequentare la scuola così come gli stessi genitori sono stimolati a non ritirare i bambini da scuola.
Beneficiari nel 2016: | Principali finanziatori nel 2016: |
> 250 bambini tra i 5 e 10 anni | > Sostenitori Privati |