
MINORI E GIUSTIZIA
CONTESTO
La situazione degli adolescenti in conflitto con la giustizia รจ un fenomeno altamente problematico in un tutte le regione del centroamerica, specialmente nella zona denominata “triangolo del nord”: Guatemala, Honduras e El Salvador.
Come dimostrato dallo studioย “Crimen y Violencia en Centroamรฉrica – Un Desafรญo para el Desarrollo” (BID, 2011) esistono piรน di 900 bande attive ogni giorni in centroamerica, con una stima di 70.000 membri, la maggioranza dei quali si trova in Honduras (36.000 membri), Guatemala (14.000 memebri) e El Salvador (10.500 memebri).
La violenza in Honduras nasce da una forte disuguaglianza economica e sociale: disgregrazione familiare, limitato acesso alle opportunitร educative e professionali nelle areee urbane marginali e rurali, limitata formazione professionale e tecnica che promuove opportunitร di lavoro dignitose, debolezza della presenza dello Stato e repressione violenta da parte delle autoritร con stigmatizzazione negativa dei giovani in condizioni particolari, disuguaglianza nella redistribuzione della ricchezza.
La problematica dei gruppi criminali giovanili in Honduras รจ maggiormente complessa nei grandi centri urbani, come Tegucigalpa, San Pedro Sula y La Ceiba, dove le bande sono in fase di espansione soprattutto nei quartieri piรน poveri. La difficile situazione economica e sociale in questi quartieri spinge molti giovani ad entrare a far parte di bande criminali, vedendola come una prospettiva futura di sopravvivenza, sia economica che sociale.
IL PROGETTO
Il progetto “Giovani e Giustizia” ha come obiettivo principale il rafforzamento del sistema di giustizia penale giovanile in Honduras, El Salvador e Guatemala, finalizzato alla tutela dei diritti degli adolescenti in conflitto con la giustizia e l’attuazione di misure alternative alla detenzione.
L’Istituto Italo Latino Americano (IILA), in collaborazione con la Cooperazione Italiana in El Salvador, Guatemala e Honduras,ย RE.TE ONG e Dokita, ha realizzato una mappatura di identificazione delle organizzazioni pubbliche e private presenti sul territorio che lavorano per la prevenzione della violenza minorile. Questa mappatura vuole essere uno strumento utile per gli operatori della giustizia per promuovere azioni e programmi alternativi alla detenzione e di riabilitiazione e reinserimento nella societร .

CONTESTO
Da quando la terra ha tremato la prima volta, il 24 agosto, non ha piรน smesso. Il terremoto continua a non dare tregua a Marche e Umbria, arrivando a scuotere, con le scosse di ottobre, anche Lazio e Toscana. Le abitazioni e gli edifici pubblici rimasti miracolosamente in piedi, sotto le ultime scosse, sono crollati o sono in procinto di farlo, alimentando ulteriormente la paura degli oltre 20mila sfollati delle Marche.
Gli abitanti delle zone terremotate da mesi vivono notti di paura e spavento, troppe notti. Tra di essi le persone con disabilitร sono le piรน vulnerabili. Loro, fra tutti, sono stati coloro che hanno avuto minor capacitร di salvarsi da sole e hanno bisogno di strutture e servizi speciali per essere assistite adeguatamente. La loro situazione giร problematica, si sta ulteriormente aggravando.
Il problema piรน grande che devono affrontare adesso รจ il recupero del lavoro di riabilitazione necessario soprattutto alle persone con disabilitร intellettiva e psico-motoria.ย Oltre al forte trauma ancora non superato e ulteriormente alimentato dalle continue scosse, molte delle strutture che li accoglievano sono state danneggiate e i servizi attivi prima del sisma si sono interrotti. Non si puรฒ che andare avanti, solo apparentemente in solitudine.
IL PROGETTO
Dokita, da sempre al fianco delle persone con disabilitร , in collaborazione con la Comunitร di Capodarco e il Forum Nazionale dell’Agricoltura Sociale, ha attivato una raccolta fondi da destinare allโaccoglienza e allโassistenza delle persone con disabilitร ospitate nella Fattoria Sociale Montepacini, in provincia di Fermo.
La Fattoria Montepacini nasce come Centro Socio Educativo Riabilitativo diurno per giovani/adulti disabili. Successivamente,ย la fattoria sociale ha ampliato le sue attivitร , aprendo un Centro Estivo che accoglie annualmente, oltre 250 minori. Le attivitร che il Centro offre ai ragazzi disabili sono molte. I ragazzi vengono seguiti da personale specializzato nel loro percorso di fisioterapia e/o di riabilitazione e hanno la possibilitร di vivere e sperimentare esperienze positive e costruttive a contatto con la natura e gliย animali ( pet therapy, onodidattica, ippoterapia, animali della fattoria) in modo da promuovere lโagricoltura sociale per lโinclusione di minori e giovani adulti disabili.
A causa del terremoto di Agosto la fattoria ha subito degli evidenti danni strutturali alle stallette degli animali e all’antico forno a legna. I danniย hanno fortemente limitato le attivitร riabilitative dei ragazzi con disabilitร , questo perรฒ non ha scoraggiato il personale della Fattoria che ha deciso di aprire la struttura all’accoglienza delle persone rimaste vittima del terremoto, in particolre ai bambini. Il Centro ospita, negli orari extra scolastici, diversi bambini e giovani che vengono dalle zone sfollate e tra questi anche ragazzi con disabilitร , fornendo loro attivitร ludico ricreative e un servizio mensa.
Dokita ha deciso di incentrare il proprio intervento in due fasi. La prima consiste nellโacquisto di attrezzature sostitutive per far ripartire le attivitร riabilitative nel piรน breve tempo possibile e nellโavvio di un nuovo percorso educativo finalizzato allโinserimento lavorativo di persone con disabilitร . La seconda, piรน a lungo termine, consiste nella ristrutturazione del forno e delle stallette e nel supporto delle attivitร riabilitative e ludico-ricreative.
BUDGET
Descrizione | Quantitร | Totale |
Acquisto forno a legna | 1 | โฌ 11.437,50 |
Ristrutturazione stallette | 2 | โฌ2.079,00 |
Attivitร per bambini sfollati e percorso educativo per ragazzi disabili | Costo complessivo degli educatori e dei tutor | โฌ 6.000 |
TOTALE | โฌ 19.516,50 |
Beneficiari nel 2017: | Principali finanziatori nel 2017: |
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>16 ragazzi con disabilitร seguiti quotidianamente dagli operatori della fattoria >100 ragazzi con diverse forme di disagio inseriti in attivitร stagionali >30 bambini sfollati nel territorio circostante provenienti dalle zone colpite dal sisma.Per loro saranno realizzate, dโaccordo con il Comune di Fermo, attivitร di accoglienza pomeridiana di bambini sfollati con attivitร ludico-ricreative e didattiche
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>ย Euro Milano
>ย Sostenitori Privati |
LA STORIA DI ALESSIO
Alessio รจ un ragazzo disabile di 36 anni residente a Visso. Il sisma gli ha portato via tutto, la casa eย la sua borsa-lavoro. Eโ ora ospitato in una struttura alberghiera nel lido di Fermo e, grazie al lavoro dei servizi sociali, รจ stato inserito nei programmi educativi-riabilitativi della Fattoria Sociale Montepacini. Qui fa parte della squadra di calcio โSoccer Dreamโ ma il suo vero sogno รจ quello di avere presto un nuovo lavoro e ritrovare quella stabilitร e serenitร perduta.
Scopri di piรน sulla storia di Alessio nel servizio andato in onda sulla rete locale VeraTV.
Irene, la responsabile Comunicazione & Fundraising di Dokita, in occasione della sua visita alla Fattoria Sociale Montepacini, ha avuto il piacere di incontrare Alessio e fargli qualche domanda.

Dokita in Honduras si sta specializzando nel settore della riabilitazione sociale nelle carceri. Nel 2013 รจ terminato un progetto finanziato dalla Unione Europea nel carcere femminile della capitale. Ma non ci siamo fermati qui, abbiamo deciso di andare avanti con i nostri progetti di miglioramento delle condizioni di vita dei detenuti.
IL CONTESTO
La situazione dei detenuti nel piรน grande carcere maschile del Paese, il Penitenziario Nazionale Marco Aurelio Soto, situato nella localitaโ di Tamara in Tegucigalpa, era al limite dei diritti umani per quanto riguardava la loro sicurezza, l’igiene, la salute, l’alimentazione, i diritti civili e legali. Oltre allโumiliazione di dover vivere in una continua situazione di sovraffollamento che, la maggior parte delle volte, sfociava in violenze reciproche per lโaccaparramento dello spazio o in infezioni contagiose fra la popolazione. Le malattie piuโ diffuse sono tutt’ora: cancro (2%), diabete (14%), problemi cardiaci (15%), epilettici (15%), psiquiatrici (26%), tubercolosi (15%), HIV e siero positivi (12%) e altre malattie minori. Il carcere fu costruito negli anni 90 per ospitare al massimo 1500 persone, mentre attualmente ne staโ ospitando oltre 3100 e le proiezioni sulla violenza e delincuenza in Honduras, non sono assolutamente in diminuzione.
Proprio per questa tragica situazione, Dokita ha deciso diย migliorare le condizioni del centro di salute del carcere. Il centro di salute si trovava in una situazione drammatica non essendo nรฉ in possesso degli strumenti medici di base per poter assistere gli oltre 3000 interni dellโistituto, nรฉ di una autovettura per trasportare allโospedale nazionale i casi dโemergenza. Inoltre, le condizioni infrastrutturali e igienico-sanitarie erano disastrose.
Tutti gli spazi del Centro, come le sale di visita, la stanza di malattie infettive, i bagni e i dormitori,ย erano caratterizzai da pareti insalubri, pavimenti rotti con evidenti buchi dove la polvere del cemento scoperto conviveva con i malati in visita.
IL PROGETTO
Il progetto, reso possibile grazie ad un finanziamento della Fondazione Prosolidar, prevede:
- La ristrutturare delle stanze con pavimenti e pareti in ceramica e materiali di copertura speciali per ospedali in modo da aumentare lโigiene generale dellโedificio e ridurre i casi di infezione.
- L’acquisto di un’autovettura per il trasporto dei casi dโemergenza allโospedale nazionale della capitale.
- La fornitura di strumenti o set di piccola chirurgia, e la fornitura di un computer, in modo che i 2 dottori e i 6 infermieri presenti nellโambulatorio, potessero compiere il loro ruolo di operatori a tutti gli effetti.
- La costruzione di un salone multifunzionale dedicato alla riabilitazione dei detenuti. Questo salone, equipaggiato con tutti gli strumenti specifici, รจ attualmente utilizzato dagli psicologi e dagli assistenti sociali per svolgere le loro attivitร di riabilitazione di gruppo. In questio modo si รจ superata la tradizionale strategia di terapia individuale, che attualmente non ha alcun effetto e impatto sui detenuti, dovuto alle scarse risorse umane del centro, (solo 2 psicologi e 3 assistenti sociali per oltre 3100 interni) per innescare un nuovo sistema di approccio di riabilitazione di gruppo (terapia di gruppo, autoefficacia, autocontrollo, responsabilitaโ collettiva, moduli di condotta e rispetto, ecc).
Beneficiari nel 2016:ย | Principali finanziatori nel 2016:ย |
>ย 3100 detenutiย | >ย Fondazione Prosolidar |