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NATUR-ABILITY II
NATUR-ABILITY II
NUOVI PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE IN FAVORE DI GIOVANI CON DISABILITÀ NEL TERRITORIO DELL’AGRO PONTINO
Negli ultimi anni, a fronte di un esponenziale aumento dei fenomeni di multi problematicità entro i contesti sociali e famigliari, si è assistito a una progressiva erosione degli investimenti nel sociale. Questo quadro risulta essere particolarmente gravoso per le persone a maggior rischio di emarginazione, come i soggetti con disabilità certificata, in particolar modo intellettiva e disagio psichico. Secondo i dati ISTAT risulta che i 2/3 delle persone con disabilità sono fuori dal mercato del lavoro mentre solo il 3,5% sono occupati e il 0,9% in cerca di occupazione.
D’altra parte la presenza di alunni con disabilità nel sistema nazionale di istruzione è progressivamente aumentata nell’ultimo decennio, attestandosi nell’a.s. 2014/2015 specificatamente nella Regione Lazio intorno al 3,2%. A fronte di un maggior inserimento nel sistema scolastico, il percorso di inserimento nel contesto sociale e lavorativo appare particolarmente complesso per i giovani adulti con disabilità, soprattutto nei casi in cui le condizioni individuali e contestuali difficilmente pongono come possibili obiettivi futuri di occupabilità nel comune mercato del lavoro.”
Tale quadro è ancor più aggravato nel contesto di intervento del progetto Natur-Ability II, che insiste su due Distretti Socio Sanitari della Regione Lazio e, più specificamente, il Distretto LT2 di Latina (comprendente i comuni di Latina, Pontinia, Norma, Sermoneta e Sabaudia) che conta un totale di 175.125 abitanti (Fonte Istat, 2016) e il Distretto LT4di Fondi-Terracina (comprendente i comuni di Fondi, Terracina, San Felice Circeo, Monte San Biagio, Lenola, Sperlonga e Campo di Mele) che conta un totale di 110.310 abitanti (ibid.). Le attività, infatti, si svolgeranno, come descritto in seguito, principalmente nei comuni di Terracina (46.039 abitanti) e Sabaudia (20.432 abitanti), ma il coinvolgimento attivo sia della Azienda Sanitaria Locale (vedi manifestazioni di interesse allegate) che degli Istituti Superiori dei due comuni coinvolti in partenariato esterno favoriranno una ricaduta dei benefici e un impatto territoriale molto vasto del progetto.
Il contesto in cui è localizzato l’intervento proposto, si caratterizza per una grave carenza di servizi pubblici e privati dedicati al target in oggetto, confermato anche dagli stessi operatori della Asl di riferimento. Pertanto, il progetto Natur-Ability II continuerà ad essere un punto di riferimento non solo per le persone che nel Distretto vivono in una condizione di marginalità legata a un disagio psichico e/o fisico, ma anche per le Istituzioni stesse del territorio che potranno contare su un servizio innovativo e funzionale a soddisfare un vacuum nei servizi alla persona.
Il progetto Natur-Ability II sarà realizzato nell’area rurale dell’Agro Pontino. Un territorio agricolo, che grazie alla fertilità dell’area e al clima mite, ha permesso l’espansione produttiva e la nascita di nuove specie vegetali
Il progetto Natur-Ability II costituisce una continuazione e un consolidamento del primo Natur-Abilty, che si è concluso a marzo 2018 .
Dokita con il progetto Natur-Ability II, vuole continuare a garantire attenzioni alle persone con disabilità attraverso percorsi di inclusione socio-lavorativa in un’area della regione così ricca dal punto di vista storico-naturalistico e così fortemente caratterizzata da gravi deficit nell’erogazione di servizi basilari alle persone con disabilità.
Il progetto ha come obiettivo
- Ridurre il grado di emarginazione sociale delle persone con disabilità nel territorio della Provincia di Latina
- Promuovere percorsi di inclusione sociale in favore di giovani con disabilità nel territorio dei Distretti Socio Sanitari di Latina e di Fondi-Terracina
Con questo progetto Dokita ha pensato di coinvolgere in via prioritaria, ma non esclusiva, i giovani con disabilità già individuati nel primo Natur-Ability, non solo per garantire la continuità del primo progetto, ma soprattutto per garantire la tutela e il consolidamento del lavoro di autonomizzazione che i ragazzi hanno svolto durante la prima edizione del progetto.
Durante quest’anno , Natur-Ability II entrerà nel vivo con numerose attività formative, seguite da un competente staff di progetto (responsabile, psicologa, psicoterapeuta, educatrice, formatore, tutor, assistenti, …). In particolare:
- Saranno sviluppati percorsi di terapia occupazionale con attività formative in materia di tecniche agricole e di allevamento a Sabaudia. Il corso durerà 10 mesi e avrà lo scopo di rafforzare le competenze già acquisite nel corso del primo progetto Natur-Ability dai destinatari partecipanti al primo gruppo di lavoro e di valorizzare le competenze da essi già acquisite in modo da rendere essi stessi accompagnatori del processo di apprendimento per i ragazzi che per la prima volta si sperimentano in questo tipo di attività formativa.
- Sarà avviata una formazione teorico-pratica sulla cura e gestione dell’asino e del suo habitat. Questa seconda fase di implementazione del progetto prevede l’avvio, presso un terreno sito in località San Silviano a Terracina (LT), di attività formative inerenti la cura dell’asino. Nello specifico andranno a svolgere queste attività: strigliatura, bruscatura, spugnatura e pulizia degli zoccoli; manutenzione e pulizia dei luoghi della stalla; orto sinergico e coltivazione delle piante officinali coadiuvanti per il benessere dell’asino.
- Sarà garantito un servizio continuo di sostegno psicologico e counselling familiare.
- Verso la conclusione del progetto sarà attivato un servizio di counselling legale e orientamento al lavoro. È importante sottolineare che in ogni attività sarà favorita la relazione e lo scambio interpersonale del disabile con altre persone provenienti da realtà associative e istituti superiori dei comuni coinvolti.
Il progetto è rivolto a 10 giovani adulti tra i 18 e i 35 anni con disabilità lieve o medio-grave (es. disagio sociale, lieve ritardo cognitivo, psicosi temporanea, disagi relazionali, disturbo della personalità, ritardo mentale, sindrome di Down, etc.).
LE ASSOCIAZIONI PARTNER
Demetra: associazione di promozione sociale attiva a Terracina per la promozione dell’inclusione socio-lavorativa dei disabili attraverso la valorizzazione delle ricchezze naturali del territorio.
Associazione HAbitaTerra: associazione di Sabaudia impegnata da anni in attività di agricoltura sociale in favore di giovani con disabilità.
Articolo Ventiquattro: organizzazione di volontariato con sede a Fondi impegnata nell’integrazione e nella tutela legale delle fasce sociali meno abbienti.
INFORMAZIONI PROGETTO


GET AP!
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Strategie per una cittadinanza globale dell’Agro Pontino
Dokita è presente nel territorio Territorio dell’Agro Pontino dal 2013 con attività e progetti volti alle fasce più vulnerabili della popolazione per favorire la loro l’inclusione sociale e la tutela dei loro diritti.
Dokita in questi anni ha portato avanti progetti a favore di ragazzi disabili favorendo la loro inclusione socio sociale ed ha attivato con uno Sportello Legale per offrire agli immigrati assistenza e tutela legale. Da quest’anno ha deciso di offrire la sua esperienza per contribuire a contrastare i fenomeni di discriminazione, con particolare riferimento alle aree a più alto rischio di esclusione sociale promuovendo una migliore comprensione del fenomeno migratorio e delle connesse opportunità di sviluppo sostenibile locale e transnazionale.
Contesto
Il territorio dell’Agro Pontino e del Sud Pontino, periferia rurale meridionale della regione Lazio, si caratterizza per un crescente tasso di discriminazione rilevabile in: quasi totale assenza di servizi specifici dedicati alla crescente popolazione migrante; diffusi fenomeni di gestione illegale delle migrazioni; escalation di episodi di razzismo.
La provincia di Latina è la seconda nel Lazio per numero di stranieri residenti (52.642 unità, +46,5% in 5 anni, pari al 9,1% della popolazione). Latina, Sabaudia, Terracina, Fondi e Formia, dove si localizzerà l’intervento, contano complessivamente il 45% del totale provinciale dei migranti (cfr. ISTAT 2018). Negli ultimi tre anni sono aumentati anche i richiedenti asilo accolti nei CAS (da 500 a 3.500, dati Prefettura di LT) e negli SPRAR (418 ospiti a luglio 2018, www.sprar.it). Nonostante questi numeri, non sono presenti servizi pubblici informativi e di orientamento per gli immigrati e gli stranieri vivono in una condizione di dipendenza, scarsa conoscenza dei propri diritti, difficoltà linguistica e carenza di opportunità di crescita e scambio interculturale.
Sono ampiamente diffusi (ca 30.000 migranti coinvolti) lo sfruttamento lavorativo e il caporalato (spesso collegati alla criminalità organizzata e alle agromafie). La gestione illegale del fenomeno migratorio ha riguardato anche l’accoglienza di richiedenti asilo: maltrattamenti e abusi perpetrati in strutture sovraffollate e ai limiti della dignità umana e con gravissime carenze nell’erogazione dei servizi hanno determinato gravi ripercussioni per la vita di centinaia di richiedenti asilo.
Gli episodi di razzismo registrati nella provincia di Latina registrano una escalation (+400% rispetto al 2017, cfr. Cronache di ordinario razzismo) molto preoccupante anche perché perpetrati principalmente da giovani.
AREA STAMPA
Materiali per la stampa
News

Potenziamento del centro Maria Auxiliadora, Tegucigalpa, Honduras
Il Centro Maria Auxiliadora, situato nel quartiere Campo cielo, si situa nel contesto urbano periferico della capitale, fortemente caratterizzato dall’emarginazione economica e sociale in cui non sempre sono presenti i servizi pubblici di base, e i residenti presentano una forte vulnerabilità sociale.
L’offerta formativa del Centro Maria Auxiliadora dei Salesiani è orientata a fornire competenze professionali spendibili sul mercato del lavoro così da ottenere persone formate e pronte per affrontare un’opportunità lavorativa concreta, riducendo così il rischio che vengano impiegate in attività criminali o di sfruttamento lavorativo.
Il presente progetto mira all’innalzamento delle opportunità di inclusione lavorativa in favore di soggetti vulnerabili (ragazze madri, adolescenti e giovani a basso livello educativo) residenti nel quartiere povero di Campo cielo della città di Tegucigalpa. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso il potenziamento delle attività formative offerte presso il Centro Maria Auxiliadora e tramite il supporto all’avvio di una piccola microimpresa cooperativa nel settore della pasticceria e panetteria.
- Fornitura e posa in opera di materiali edili per l’adeguamento dei laboratori professionali.
- Equipaggiamento dei laboratori professionali
- Realizzazione dei corsi di formazione
- Supporto tecnico per l’avvio di microimpresa cooperativa
600 soggetti vulnerabili (ragazze madri, adolescenti e giovani a basso livello educativo)
INFORMAZIONI PROGETTO


Accesso alla giustizia per le persone private di libertá nei centri di detenzione dell’Honduras
Il progetto si sviluppa in tutto il territorio nazionale e soprattutto nei 28 municipi dell’Honduras con presenza dei centri di prevenzione di libertá.
Il progetto mira a migliorare l’acceso alla giustizia delle persone private di libertá attraverso un intervento integrale con l’obiettivo di:
- Aumentare la conoscenza giuridica delle persone private di libertá e migliorare i processi di accesso alla giustizia e le opportunitá riabilitative.
- Rafforzare il sistema integrale di giustizia attraverso la coordinazione interinstituzionale tra il settore pubblico e la societá civile.
- Sviluppare le capacitá dei funzionari del sistema di giustizia con una visione di giustizia riparativa
8000 persone private di libertá e 800 funzionari del sistema di giustizia
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TESSENDO SOLIDARIETA’
Tessendo Solidarietà, Peru'
Nelle regioni dell’altopiano di Puno in Perù e di La Paz in Bolivia, la povertà rurale riguarda mediamente il 53% della popolazione, con punte del 75% nelle comunità più isolate. I problemi individuati e i bisogni affrontati riguardano: l’inefficienza dei sistemi di produzione nelle filiere delle fibre pregiate e dei prodotti di artigianato tessile, la frammentazione organizzativa e la debole associatività rurale di famiglie e comunità allevatrici e di organizzazioni artigiane e la scarsa articolazione commerciale per l’accesso ai mercati locali, nazionali e internazionali. Un ulteriore prolema è legato alle politiche pubbliche locali, regionali e nazionali che non promuovono adeguatamente la filiera tessile artigianale. Sebbene il settore costituisca un’attività distintiva e trainante dell’economia dei due paesi, entrambi leader mondiali nella produzione di fibra di alpaca e vigogna, gli investimenti pubblici orientati al sostegno alla produzione di filiera tessile sono molto limitati.
Il progetto intende affrontare il problema degli alti indici di povertà rurale, in particolare femminile, di famiglie, comunità e organizzazioni coinvolte nella filiera delle fibre pregiate e prodotti tessili. Il progetto si orienta a migliorare le condizioni di: famiglie e comunità allevatrici di camelidi sudamericani delle regioni di Puno in Perù e La Paz in Bolivia e di artigiane/i tessili di fibre pregiate. Il progetto prevede un incremento del reddito generato dall’aumento della produttività.
OBIETTIVI
Contribuire alla crescita economica inclusiva e sostenibile, a un’occupazione produttiva ed a un lavoro dignitoso nelle regioni dell’altopiano peruviano e boliviano di frontiera, con particolare attenzione all’equità genere e alla valorizzazione dell’identità culturale.
Potenziamento delle capacità produttive, commerciali e organizzative di famiglie, comunità rurali e organizzazioni che partecipano in maniera associata alle filiere delle fibre pregiate di camelidi sudamericani e dell’artigianato tessile con un approccio basato sull’economia solidale, la sostenibilità ambientale e l’equità di genere.
Beneficiari:
1.236 soci di 38 organizzazioni di famiglie, comunità e organizzazioni allevatrici in Perù;
2.490 soci di 2 organizzazioni di secondo livello di comunità e organizzazioni allevatrici in Bolivia.
612 soci di 47 organizzazioni di artigiane tessili del Perù di primo e secondo livello (85% donne).
2.404 artigiane socie di 8 organizzazioni di primo e secondo livello (90% donne).
6.842 famiglie coinvolte per un totale di 41.000 persone.
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NATUR-ABILITY
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PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE IN FAVORE DI GIOVANI CON DISABILITÀ NEL TERRITORIO DELL’AGRO PONTINO
Negli ultimi anni, a fronte di un esponenziale aumento dei fenomeni di multi problematicità entro i contesti sociali e famigliari, si è assistito a una progressiva erosione degli investimenti nel sociale. Questo quadro risulta essere particolarmente gravoso per le persone a maggior rischio di emarginazione, come i soggetti con disabilità certificata, in particolar modo intellettiva e disagio psichico. Secondo i dati ISTAT risulta che i 2/3 delle persone con disabilità sono fuori dal mercato del lavoro mentre solo il 3,5% sono occupati e il 0,9% in cerca di occupazione.
D’altra parte la presenza di alunni con disabilità nel sistema nazionale di istruzione è progressivamente aumentata nell’ultimo decennio, attestandosi nell’a.s. 2014/2015 specificatamente nella Regione Lazio intorno al 3,2%. A fronte di un maggior inserimento nel sistema scolastico, il percorso di inserimento nel contesto sociale e lavorativo appare particolarmente complesso per i giovani adulti con disabilità, soprattutto nei casi in cui le condizioni individuali e contestuali difficilmente pongono come possibili obiettivi futuri di occupabilità nel comune mercato del lavoro.”
Tale quadro è ancor più aggravato nel contesto di intervento del progetto Natur-Ability, che insiste su due Distretti Socio Sanitari della Regione Lazio e, più specificamente, il Distretto LT2 di Latina (comprendente i comuni di Latina, Pontinia, Norma, Sermoneta e Sabaudia) che conta un totale di 175.125 abitanti (Fonte Istat, 2016) e il Distretto LT4di Fondi-Terracina (comprendente i comuni di Fondi, Terracina, San Felice Circeo, Monte San Biagio, Lenola, Sperlonga e Campo di Mele) che conta un totale di 110.310 abitanti (ibid.). Le attività, infatti, si svolgeranno, come descritto in seguito, principalmente nei comuni di Terracina (46.039 abitanti) e Sabaudia (20.432 abitanti), ma il coinvolgimento attivo sia della Azienda Sanitaria Locale (vedi manifestazioni di interesse allegate) che degli Istituti Superiori dei due comuni coinvolti in partenariato esterno favoriranno una ricaduta dei benefici e un impatto territoriale molto vasto del progetto.
Il contesto in cui è localizzato l’intervento proposto, si caratterizza per una grave carenza di servizi pubblici e privati dedicati al target in oggetto, confermato anche dagli stessi operatori della Asl di riferimento. Pertanto, il progetto Natur-Ability diventerà un punto di riferimento non solo per le persone che nel Distretto vivono in una condizione di marginalità legata a un disagio psichico e/o fisico e, conseguentemente, per le loro famiglie, ma anche per le Istituzioni stesse del territorio che potranno contare su un servizio innovativo e funzionale a soddisfare un vacuum nei servizi alla persona.
Il progetto Natur-Ability sarà realizzato nell’area rurale dell’Agro Pontino. Un territorio agricolo, che grazie alla fertilità dell’area e al clima mite, ha permesso l’espansione produttiva e la nascita di nuove specie vegetali
Dokita vuole garantire con il progetto Natur-Ability un’attenzione a tutto tondo alla persona disabile vista come integrata in un territorio e in un ambiente naturale che devono essere valorizzati con l’obiettivo di promuovere percorsi di inclusione socio-lavorativa in un’area della regione così ricca dal punto di vista storico-naturalistico e così fortemente caratterizzata da gravi deficit nell’erogazione di servizi basilari alle persone con disabilità.
Il progetto ha come obiettivo
Ridurre il grado di emarginazione sociale delle persone con disabilità nel territorio della Provincia di Latina e di
Promuovere percorsi di inclusione sociale in favore di giovani con disabilità nel territorio dei Distretti Socio Sanitari di Latina e di Fondi-Terracina
I primi due mesi di progetto saremo impegnati nella selezione e presa in carico dei beneficiari in collaborazione con le istituzioni socio-sanitarie dei comuni di Terracina e Sabaudia, in provincia di Latina e con i nostri partner di progetto.
Nei successivi dieci mesi, Natur-Ability entrerà nel vivo con numerose attività formative, seguite da un competente staff di progetto (responsabile, psicologa, psicoterapeuta, educatrice, formatore, tutor, assistenti, …). In particolare:
- Saranno sviluppati percorsi di terapia occupazionale con attività formative in materia di tecniche agricole e di allevamento a Sabaudia. Lo scopo sarà lo sviluppo e il mantenimento della capacità di agire del disabile, il miglioramento della sua salute e della qualità di vita, facilitandone la partecipazione alla società.
- Sarà avviato un laboratorio di trasformazione dei prodotti alimentari a Terracina in cui i ragazzi impareranno l’utilizzo di un Banco Multifunzionale di ultima generazione per produrre diversi elaborati (confetture, sott’oli, sott’aceti, conserve, etc.) valorizzando prodotti tipici della tradizione gastronomica del territorio pontino.
- Saranno realizzati due laboratori di educazione alimentare e cucina.
- Sarà garantito un servizio continuo di sostegno psicologico e counselling familiare.
- Verso la conclusione del progetto sarà attivato un servizio di counselling legale e orientamento al lavoro. È importante sottolineare che in ogni attività sarà favorita la relazione e lo scambio interpersonale del disabile con altre persone provenienti da realtà associative e istituti superiori dei comuni coinvolti.
- Nel corso dell’implementazione del progetto i 15 destinatari saranno coinvolti nella produzione di un docufilm e nella realizzazione di eventi di sensibilizzazione aperti alla cittadinanza.
Il progetto è rivolto a 15 giovani adulti tra i 18 e i 35 anni con disabilità lieve o medio-grave (es. disagio sociale, lieve ritardo cognitivo, psicosi temporanea, disagi relazionali, disturbo della personalità, ritardo mentale, sindrome di Down, etc.).
LE ASSOCIAZIONI PARTNER
Demetra: associazione di promozione sociale attiva a Terracina per la promozione dell’inclusione socio-lavorativa dei disabili attraverso la valorizzazione delle ricchezze naturali del territorio (https://www.facebook.com/demetraterracina/)
Associazione HAbitaTerra: associazione di Sabaudia impegnata da anni in attività di agricoltura sociale in favore di giovani con disabilità (https://www.facebook.com/Ass.HAbitaTerra/)
Articolo Ventiquattro: organizzazione di volontariato con sede a Fondi impegnata nell’integrazione e nella tutela legale delle fasce sociali meno abbienti (https://www.facebook.com/articoloventiquattro/)
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CORSO DI SARTORIA PER DONNE
Corso di sartoria per donne
Pojuca è un municipio dello stato di Bahia, situato a circa 70 km dalla capitale Salvador de Bahia, con una popolazione totale di 36.000 abitanti. È uno dei municipi dello stato con maggiori disagi sociali tra i quali povertà e alti tassi di criminalità; si riscontrano anche alti livelli di disuguaglianza di genere sia per l’accesso all’istruzione che al mondo del lavoro. A Pojuca una parte cospicua della popolazione vive nelle favelas, in una condizione di forte deprivazione materiale e di mancanza dei più elementari servizi e beni di prima necessità.
In continuità con precedenti progetti realizzati a sostegno dell’Istituto IAMCA, il progetto mira a favorire l’accesso al lavoro di 20 donne in età lavorativa (dai 18 anni in su) di Pojuca, vittime di violenza e/o in situazione di disagio socio-economico. Questo attraverso un corso di formazione sulle tecniche di cucito, packaging e sull’utilizzo di macchinari (macchine da cucire, per stampe tessili e 3d) di tipo professionale al fine di realizzare prodotti ecosostenibili come borse, beautycase, cuscini, giochi per bambini da poter vendere successivamente nel mercato nazionale ed internazionale attraverso il sito web del negozio virtuale di “Donne Artigiane” realizzato nel 2016.
L’obiettivo dell’intervento è quello di valorizzare e incentivare il ruolo e la figura femminile nel contesto artigianale, promuovere l’occupazione e sostenere imprese femminili con azioni tese a combattere la disparità di genere legata a situazioni sociali, economiche e culturali.
Lo scopo è incentivare le donne ad avere una propria attività, assicurando loro l’opportunità di contribuire a sostenere economicamente la famiglia e allo stesso tempo di potere gestire in forma autonoma la propria vita sociale. Il solo fatto di far parte di questo progetto darebbe alle donne, che riacquisterebbero autostima, abilità oratorie e sicurezza di se stesse, importanti benefici a livello psicologico e sociale.
20 donne e ragazze di Pojuca provenienti dalle fasce meno agiate.
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Progetto ponti: inclusione sociale ed economica, giovani donne, innovazione e diaspore
Storicamente luogo di immigrazione dall’Africa Occidentale, il Senegal è ormai diventato un paese d’emigrazione. Tra i fattori che spingono a migrare, la scarsità di opportunità di impiego dignitoso, i cambiamenti climatici, la desertificazione e il conseguente deterioramento dell’ambiente. Dalle statistiche demografiche si evince che il 70% della popolazione ha meno di 30 anni e nella fascia d’età dai 20 ai 54 anni c’è un evidente deficit di popolazione maschile che migra altrove. Inoltre, un grave problema sociale è quello dei Talibè: minori provenienti da famiglie povere in aree rurali che vengono affidati alle Daara (scuole coraniche) e in cambio di vitto e alloggio sono costretti a mendicare. Infine, la discriminazione di genere nell’attribuzione di incarichi professionali qualificati e la scarsa capacità di assorbimento del mercato del lavoro ostacolano l’impiego femminile.
Le attività previste dal progetto hanno l’obiettivo d’incoraggiare lo sviluppo locale sostenibile per il miglioramento delle competenze e la creazione di opportunità di impiego, soprattutto imprenditoria femminile. Le attività imprenditoriali supportate si propongono di promuovere e dare maggiore slancio a specifici settori economici che rappresentano sia un forte potenziale in termini di aumento del reddito, sia contribuiscono allo sviluppo di attività nuove.
- Favorire l’acquisizione di competenze e promuovere la micro-imprenditoria e l’impiego dei gruppi più vulnerabili (giovani e donne) per creare nuove opportunità di lavoro e di investimento in settori produttivi ed economici sostenibili e ad alto valore aggiunto.
- Facilitare il trasferimento di competenze e di capacità professionali e finanziarie delle diaspore nei settori economici identificati.
Beneficiari del progetto
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PROGRAMMA DISABILITA’ CAMERUN
Programma disabilità Camerun
Dokita, presente e operante in Camerun da più di vent’anni, in stretta collaborazione con la Promhandicam-Association, ha dato vita a numerose iniziative a sostegno di bambini disabili per combattere la loro esclusione sociale, promuovendone la partecipazione alla vita socio-economica e culturale della comunità tramite la riabilitazione e la prevenzione socio-sanitaria, l’educazione scolastica e la formazione professionale. La linea strategica degli interventi realizzati è quella di promuovere l’integrazione e la partecipazione di persone disabili, tramite il supporto e potenziamento di strutture già esistenti ed operative nei territori di riferimento.
Centri e servizi
Il Centro “Foyer dell’Espérance. Centre de réhabilitation” di Sangmélima è stato creato nel 1982 inizialmente per assistere le persone colpite dalla poliomielite, attualmente assiste gli orfani, i ragazzi/e maggiormente vulnerabili, e giovani con disabilità motorie e/o lievi ritardi mentali. Il centro offre un servizio residenziale per 30 ragazzi (tra i 5 e i 18 anni, di cui 25 con disabilità).
Dal 1984 Dokita Onlus è presente a Ebolowa con il Centro “Foyer Père Monti” che si occupa di minori con disabilità nelle funzioni della voce, uditive, visive e dell’apparato motorio. I minori ospitati presso il centro hanno un’età compresa fra i 4 e 17 anni. Il centro conta 80 iscritti, 73 con disabilità uditiva (91%) e 7 con disabilità motoria (9%). L’obiettivo di questo progetto è di favorire l’integrazione socio-economica dei minori con disabilità uditiva e motoria, attraverso servizi educativi e riabilitativi specializzati.
Oltre ad essere dotato di un centro audiometrico e di una sala di riabilitazione fisioterapica, Il Foyer Père Monti gestisce una scuola con insegnanti specializzati nell’insegnamento a persone diversamente abili. Il Centro offre inoltre un servizio residenziale per l’intera durata dell’anno scolastico (9 mesi).
L’accoglienza residenziale comprende la colazione e la pulizia personale, l’attività scolastica, il pranzo, l’attività di recupero scolastico, la formazione professionale, la pulizia dei propri abiti e della biancheria personale, l’aiuto alla cura e alla gestione del centro, proporzionalmente all’età. Il fine settimana è dedicato ad attività ricreative (visione di film e cartoni animati, organizzazione di feste e festività, attività teatrali e ludico-sportive), nonché la visita dei parenti. La scuola comprende 4 livelli, dalla scuola materna a al Corso Medio II.
Il centro è impegnato anche in attività di coinvolgimento delle autorità locali e della popolazione locale con attività di sensibilizzazione, al fine di tenere la comunità intera aggiornata sullo svolgimento dei lavori e sulle nuove possibilità di accoglienza del centro. Oltre ai beneficiari diretti che sono i minori accolti nel Centro, il progetto ha come beneficiari indiretti anche le loro famiglie, che vedono aumentate le capacità e le opportunità di integrazione sociale dei loro figli, e le autorità locali e i servizi sociali, che beneficiano del servizio erogato in un contesto di scarse risorse e opportunità sanitarie ed educative.
Il centro “Promhandicam” di Yaoundè gestisce l’unica scuola per bambini ciechi in Camerun che nel corso degli anni è stata trasformata in una scuola integrata per favorire l’integrazione sociale dei bambini ciechi e con disabilità motoria che frequentano la scuola insieme agli altri bambini normodotati. Essa comprende le sei classi del ciclo elementare alla fine del quale si ottiene il diploma di Fine Studi Elementari (CEP). Il Centro attualmente conta un effettivo di 140 alunni di cui 61 con disabilità fisica o psichica, e 79 bambini e giovani che non presentano problemi particolari.
I bambini ciechi studiano col metodo Braille; alla fine del secondo anno si insegna loro a utilizzare la macchina da scrivere/computer, oltre a nozioni di mobilità, di orientamento, e ad utilizzare il bastone bianco. Obiettivo ultimo è quello di preparare i bambini a vivere in modo autonomo nella loro vita quotidiana.
Il Braille è l’alfabeto e metodo di scrittura/lettura usato dalle persone cieche ed ipovedenti. Ufficialmente inaugurato durante la Giornata Mondiale della Vista il del 2003 (il 9 ottobre) il Centro di Produzione è un’estensione della Scuola per Bambini Ciechi. Grazie all’utilizzo di un software di sintesi vocale e uno schermo Braille, anche persone cieche possono lavorare alla produzione dei libri di testo. Inoltre, con la recente connessione ad Internet senza filo, i trascrittori sono adesso capaci di cercare dei testi su Internet e scaricare parti di un documento o l’intero testo. Con questo metodo il tempo di produzione per scrivere un libro diminuisce. Una volta trascritto il libro viene stampato direttamente in braille grazie a delle stampanti speciali (“stampanti braille”).